Catania

Terremoto in Sicilia, l’INGV: “L’Etna non c’entra, ecco cos’รจ successo”

eruzione etna
Terremoto nel Ragusano ed eruzioni sull'Etna sono fenomeni distinti, collegati da un nesso del tutto casuale. Le dichiarazioni del direttore dell'INGV Catania Stefano Branca.

La scossa di terremoto di magnitudo 4.4 registrata ieri nel Ragusano, con epicentro a Marina di Acate, ha tenuto col fiato sospeso tutta la Sicilia. Molti, nella provincia iblea, hanno scelto di passare la notte in macchina, ma dal bilancio odierno non emergono danni a persone o cose, se non minimi danneggiamenti ad alcuni edifici. Il movimento tellurico, captato dai sismografi alle 21:27 di ieri, segue l’attivitร  parossistica rilevata sui crateri sommitali dell’Etna all’alba del 22 dicembre. Non c’รจ alcun legame, tuttavia, tra i due fenomeni. Lo conferma a LiveUnict il direttore della sezione etnea dell’INGV, il dottor. Stefano Branca.

Terremoto nel Ragusano: di cosa si tratta

“Quello di ieri รจ stato il classico terremoto di natura tettonica – dichiara –. Si tratta di una delle caratteristiche della Sicilia Sud-Orientale, che, comโ€™รจ noto, รจ anche una delle zone a piรน alto rischio sismico dโ€™Italia. La Sicilia Sud-Orientale costituisce un pezzo della placca africana, la quale ha la sua dinamica e di conseguenza tante faglie attive”.

Il terremoto registrato ieri in Sicilia, infatti, รจ stato avvertito distintamente in tutta la zona orientale della Regione. L’epicentro รจ stato registrato al largo della costa ragusana, entro i 20km da diversi comuni iblei e del nisseno, quali Vittoria, Acate, Santa Croce di Camerina e Gela. L’ipocentro รจ stato localizzato a una profonditร  di 30km, tale da non generare forti apprensioni, malgrado in un primo momento si fosse ipotizzata una magnitudo provvisoria compresa tra 4.9 e 5.3.

In questo caso – continua il direttore dell’INGV -, il terremoto che ha interessato la costa nel ragusano รจ un terremoto molto profondo ed รจ collegato ad una dinamica complessa di interazione fra la placca africana e la catena siciliana. Si tratta di un argomento estremamente complesso, ma queste sono zone sismiche ben note e il terremoto, di intensitร  media, magnitudo 4.4, non ha rilasciato una grande energia”.

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Complessitร , perรฒ, della quale la popolazione non รจ a conoscenza. Nella serata di ieri sono arrivate centinaia di telefonate a Vigili del Fuoco e Protezione Civile da parte dei civili, specie nel Ragusano, dov’รจ stata avvertita con piรน intensitร  la scossa. Normali, secondo il dottor Branca, i timori dei cittadini, anche se va ancora ribadito che le caratteristiche del terremoto escludevano danni significativi: “Stiamo parlando di un terremoto di profonditร  elevata, a quei livelli non ci sono effetti distruttivi al suolo”.

L’attivitร  sull’Etna

รˆ da diversi giorni che il vulcano รจ in attivitร  e a molti non รจ sfuggito il nesso, del tutto casuale, tra le fontane laviche di ieri e la scossa di terremoto nel Ragusano. Due eventi distinti che ricordano l’unicitร  del territorio siciliano, ma anche la sua fragilitร .

Da circa dieci giorni, infatti, l’Etna ha ripreso un’attivitร  parossistica che non si registrava a livelli cosรฌ intensi da quattro anni. Per la precisione, dai parossismi del cratere Voragine risalenti a febbraio e maggio 2016. Fenomeni che sono tornati in tutta la loro spettacolare magnificenza nella notte del 13 dicembre. L’attivitร  vulcanica รจ stata subito ribattezzata come “eruzione di Santa Lucia“, in analogia col terremoto che trent’anni fa colpรฌ duramente la Sicilia orientale. Nella stessa notte, dal Cratere di Sud-Est รจ iniziata un’eruzione con fontane di lava, pioggia di cenere vulcanica e forti boati. L’eruzione si รจ ripetuta, con caratteristiche diverse, anche all’alba di ieri, quando una fontana di lava ben visibile si รจ successivamente diramata in due flussi, il primo a ovest e ad est di Monte Frumento Supino e il secondo verso est, allโ€™interno della valle del Bove.

Al momento, la situazione sembrerebbe tornata alla normalitร  e il livello di intensitร  registrato oggi รจ molto basso, anche se, come ribadisce il vulcanologo Boris Behncke, da stamattina si registrano a intervalli di qualche decina di minuti delle esplosioni di stile “vulcaniano” dal Cratere di Sud-Est.

“Dopo il parossismo del 22 il tremore vulcanico รจ rientrato sui valori medi che caratterizzano questo lungo periodo di attivitร  sommitale e prosegue un’attivitร  che va avanti da piรน di un annoconclude il direttore dell’INGV Catania Stefano Branca -. Si tratta di attivitร  esplosiva intra-caterica al cratere di Nord-Est e al cratere di Bocca Nuova, in maniera discontinua anche al cratere Voragine. Il quadro precedente รจ invariato, quelli degli scorsi giorni sono eventi impulsivi assolutamente nel quadro di quello che puรฒ avvenire sull’Etna. In sostanza, sono fenomeni di area sommitale che non creano alcuna problematica, fatta eccezione per qualche possibile disagio nel traffico aereo”.

A proposito dell'autore

Domenico La Magna

Nato a Catania, classe '95, si รจ laureato in Filologia Moderna all'Universitร  di Catania nel 2020 con una tesi su Calvino e l'editoria. Inizia a collaborare con LiveUnict da ottobre 2017. Appassionato di politica, segue con particolare attenzione i temi riguardanti lโ€™Unione Europea e lโ€™ambiente. Frequenta il Master di 2ยฐ Livello in Professione Editoria all'Universitร  Cattolica di Milano.