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Dopo aver trattato i cognomi dalla P alla R, questo nostro viaggio alla scoperta delle radici dellāantroponimia catanese si conclude qui, con gli ultimi cognomi che vanno dalla S alla Z.
S: Sambataro, Santangelo, Santonocito, Sapienza, Squillaci, ScirĆØ, Sciuto, Scuderi, Sgroi e Spampinato
Il cognome Sambataro contiene una radice araba che rimanda al vocabolo āzahamaā, che significa mucca; probabilmente i primi Sambataro erano dediti allāallevamento e alla lavorazione del latte vaccino. Lāantroponimo più diffuso ad Adrano, SantāAngelo, invece rimanda a più toponimi italiani: nel caso stretto della Sicilia, si pensa che abbia attinenza con il comune di SantāAngelo di Brolo in provincia di Messina. Tuttavia ĆØ un cognome diffuso anche in altre regioni italiani, come Lombardia, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia e Basilicata.
Santonocito ĆØ tipico del piccolo comune di San Pietro Clarenza e pare che indicasse il luogo di provenienza dei capostipiti della famiglia. Questo luogo, infatti, ĆØ a pochi chilometri dal sopracitato paese etneo: si tratta del Lago di Nicito, che secondo lo storico Salvatore Spoto sia stato dedicato al papa Anicito, vescovo di Roma nella seconda metĆ del II secolo d.C. Si spiegherebbe dunque anche il āSantoā iniziale e la forma corrotta di Nicito, che ĆØ diventata ānocitoā.
Sapienza, invece, si rifĆ al suo omonimo nome proprio medievale, che ha legami classici con la parola greca āSofiaā. Ma al di lĆ della tradizione classica, Sapienza in etĆ medievale ha assunto unāaccezione religiosa, in quanto per il cattolicesimo ĆØ uno dei sette doni dello Spirito Santo. Ennesimo cognome nato dal nome di una cittĆ ĆØ Squillaci, con la sua variante Schillaci. Esso, infatti, deriva da Squillace, cittĆ in provincia di Catanzaro, che a sua volta viene dal nome del suo antico regno in cui si trovava la cittĆ , cioĆØ āSkullakionā.
Tipico dellāentroterra catanese, in particolar modo a Militello in Val di Catania, ĆØ ScirĆØ. Potrebbe avere legami con la parola grecanica ācsyrĆØasā, che significa ābarbiereā, e probabilmente era il mestiere svolto dai primi padri della famiglia. Primo cognome nel comune di San Giovanni la Punta ĆØ Sciuto, sulla cui formazione esistono due ipotesi: la prima ĆØ che potrebbe avere origine con lāomonima parola dialettale per indicare un individuo magro, la seconda, invece, si basa sulla teoria che possa essere unāaferesi di ānisciutoā, che significa sia āuscitoā ma anche ānatoā.
Dal mestiere medievale dello scudiero potrebbe essersi formato Scuderi; questo cognome ha più ceppi in tutta Italia, in particolar modo al sud. Sgroi, invece, viene dalla parola del greco moderno āsguròsā, che si traduce come āriccioā o ācrespoā; probabilmente i primi Sgroi avevano i capelli riccioluti. Cognome caratteristico di Gravina di Catania ĆØ Spampinato, che sicuramente proviene dal verbo spampinare, cioĆØ quando i petali dei fiori sono in procinto di cadere.
T: Tomasello, Torrisi, Toscano e Trovato
Tomasello, cognome peculiare di Biancavilla, dovrebbe essere plasmato sulla base del nome medievale Thomasus, che a sua volta deriva dallāaramaico āTaòmaā e viene tradotto āgemelloā. Torrisi potrebbe essere legato alla toponomastica messinese: la radice ĆØ torre e a Messina esiste un comune (Torregrotta) e una frazione (Torre Faro).
Anche Toscano rimanda alla toponomastica: probabilmente i primi Toscano erano emigrati dalla Toscana. Esistono diverse varianti in tutta Italia, come Tuscan o Toscanini. Trovato, invece, nasce come appellativo, attribuito ai bambini esposti ed ĆØ diffuso in tutta lāisola.
V: Virzì                                                                 Ā
VirzƬ ĆØ lāitalianizzazione del cognomen latino Virtius, la cui traccia si ha in unāara funebre rinvenuta in Friuli e in unāepigrafe funeraria in cui si parla della morte di un soldato romano, un certo Marco Virzio, che rimase vittima dellāeruzione vesuviana del 79 d.C.
Z: ZappalĆ e Zuccarello
Sullāorigine di ZappalĆ ci sono varie tesi: potrebbe essere la traslitterazione del cognome greco TsapalĆ s, oppure potrebbe venire dallāarabo āizz-bi-Allahā che significa āpotenza di Allah o di Dioā, oppure da zappa, uno strumento agricolo. Cognome diffuso a Misterbianco e a Motta SantāAnastasia ĆØ Zuccarello e dovrebbe derivare dalla parola āzuccaroā, con cui anticamente veniva chiamato lo zucchero.













