Catania

Catania, la terra trema ancora: stato di calamità e scuole chiuse a Biancavilla

Dopo il terremoto di venerdì notte e le continue scosse che continuano a far tremare la terra a Biancavilla, il sindaco Bonanno ha chiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Intanto quasi tutte le scuole del paese restano chiuse per verifiche e controlli.

La terra continua a tremare: dopo il terremoto di 4.6 magnitudo verificatosi venerdì notte a Biancavilla, numerose scosse di intensità minore hanno continuato a verificarsi nei giorni successivi. In particolare ieri, una scossa registrata prima delle 22, ha nuovamente generato paura tra la popolazione. 

Nella giornata di ieri, intanto il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, aveva richiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale alla Regione Siciliana, dopo i danni verificatisi in seguito al terremoto. Il Governo regionale si è immediatamente messo in contatto con il sindaco, promettendo di fare la propria parte e di contribuire alla gestione del problema.

Per oggi, il sindaco di Biancavilla ha firmato l’ordinanza di chiusura delle scuole. Le scuole comunali di Biancavilla (“Luigi Sturzo”, Guglielmo Marconi” e “Giovanni Verga”) resteranno chiuse in attesa di una ricognizione completa e definitiva. Non sono interessati dall’ordinanza l’Istituto Comprensivo “Antonio Bruno” ed il Secondo Circolo Didattico plesso via “Dei Mandorli” ed il cosiddetto plesso della Scuola per l’Infanzia “Cielo Stellato”, che rimarranno regolarmente aperti.

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Catania, nuova scossa con epicentro Biancavilla: “Hanno tremato lampadari e sedie