L’Europa ha una nuova arma per combattere il Coronavirus: è il vaccino Moderna. Il secondo, dopo quello Pfizer-BionTech, a ricevere l’autorizzazione da parte dell’Ema, l’Agenzia europea del farmaco. Si attende ancora, invece, per quello di Astrazeneca.
“L’Ema ha raccomandato la concessione di un’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata per il vaccino anti Covid-19 di Moderna per prevenire la malattia nelle persone a partire dai 18 anni di età – si legge in una nota dell’agenzia –. Questo è il secondo vaccino Covid-19 che l’Ema ha raccomandato per l’autorizzazione. Il Comitato per i medicinali ad uso umano (Chmp) dell’Ema ha valutato accuratamente i dati sulla qualità, sicurezza ed efficacia del vaccino e ha raccomandato per consenso la concessione di un’autorizzazione all’immissione in commercio condizionale formale da parte della Commissione europea”.
“Questo vaccino ci fornisce un altro strumento per superare l’attuale emergenza“, ha affermato Emer Cooke, direttore esecutivo dell’Ema. “È una testimonianza degli sforzi e dell’impegno di tutte le parti coinvolte”, ha aggiunto. Cooke ha poi assicurato che “come per tutti i medicinali, monitoreremo attentamente i dati sulla sicurezza e l’efficacia del vaccino per garantire una protezione continua” e che il lavoro dell’Ema “sarà sempre guidato dalle prove scientifiche e dal nostro impegno a salvaguardare la salute dei cittadini dell’Ue”.
“Il vaccino Moderna è sicuro ed efficace. Come prossimo passo garantiremo l’autorizzazione alla commercializzazione nell’Ue“. Così la Commissione europea dopo il parere positivo dell’Ema al vaccino.
“L’Agenzia europea del farmaco ha appena approvato il vaccino Covid Moderna. La sfida è ancora dura, ma quello di oggi è un altro importante passo avanti contro il virus“, afferma su Fb il ministro della Salute Roberto Speranza.
La Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) si riunirà domani, 7 gennaio, per esaminare il dossier del vaccino anti-Convid di Moderna e per l’autorizzazione all’immissione in commercio e all’utilizzo nell’ambito del Servizio sanitario nazionale.