Dal 6 marzo prende il via l’operazione per richiedere il Reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia del governo gialloverde e ipotetica misura di contrasto alla povertร . Per metร aprile invece รจ prevista l’erogazione dell card sul quale effettivamente verrร depositato il sussidio. Nel frattempo, ecco tutto quello che c’รจ da sapere sul reddito.
I requisiti
Per richiederlo occorre essere cittadini italiani, europei o risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due continuativamente. Si deve avere un ISEE inferiore ai 9.360 euro allโanno e un patrimonio immobiliare (differente dalla prima casa di abitazione) che non superi i 30.000 euro allโanno. Il patrimonio finanziario non deve superare i 6.000 euro (20.000 euro invece per i disabili).
Come richiedere il reddito di cittadinanza
Si potrร richiedere il reddito allโufficio postale, per via telematica, oppure al Caf. LโINPS verificherร che il richiedente sia in possesso di tutti i requisiti.
L’erogazione
Ottenuto il reddito, verrร erogata una somma mensile, tramite una prepagata di Poste Italiane, che non potrร essere usata per il gioco dโazzardo. Il reddito avrร una durata di 18 mesi di cui:
- Il richiedente sarร contattato dai Centri per lโImpiego e inizierร un periodo di formazione;
- Il richiedente verrร seguito da un Navigator, un tutor che verificherร che tutti gli step vengano rispettati;
- Nei primi 12 mesi, si potrร ricevere unโofferta di lavoro nel raggio di 100 km โ 100 minuti di viaggio. Qualora questa dovesse essere rifiutata, la seconda offerta arriverร nel raggio di 250 km. In caso di un ulteriore rifiuto, la terza e ultima offerta potrebbe arrivare da tutta Italia;
- Dopo i primi 12 mesi, invece, anche la prima offerta potrร arrivare da un raggio fino a 250 km di distanza;
- Dopo i 18 mesi, lโofferta potrebbe giungere da qualsiasi parte dโItalia;
- Solo per le famiglie con persone disabili, le offerte non potranno andare oltre un raggio di 250 km.
Esclusi dal reddito di cittadinanza
Non riceveranno il reddito di cittadinanza coloro che:
- Non partecipano alle iniziative formative senza unโadeguata giustificazione;
- Non sottoscrivono il Patto per il Lavoro e per lโInclusione sociale;
- Non aderisce ai progetti di utilitร sociale predisposti dai Comuni;
- Rifiuta per la terza volta unโofferta di lavoro;
- Non comunica variazioni sul proprio nucleo familiare;
- Comunica dati falsi, rischiando da 2 a 6 anni di carcere.
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