Un nuovo fenomeno sismico è stato segnalato pochi minuti fa dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) nei pressi di Catania. La scossa, registrata alle 21.54 dai sismografi, è stata di magnitudo 2.5 con epicentro a Biancavilla (CT) e segnalata ad una profondità di 4 chilometri con coordinate geografiche (lat, lon) 37.64, 14.86.
Il terremoto registrato dalla Sala Operativa, seppur molto meno violento di quello del 6 ottobre, ha subito fatto balzare gli animi degli abitanti di Biancavilla e dei paesi limitrofi. Immediatamente è arrivata qualche segnalazione alla nostra redazione, dal limitrofo paese di Adrano: “Si sono spostate le sedie e ha tremato il lampadario; la scossa è stata meno potente della precedente, ma purtroppo l’abbiamo avvertita“. Anche a Biancavilla la situazione non è delle migliori: “Abbiamo sentito questa nuova scossa dopo quella più leggera di stamattina; probabilmente facciamo molta più attenzione perché viviamo in uno stato di allerta, dopo esser stati sbalzati dal letto la scorsa notte“.
Al momento non si registrano nuovi danni a strutture o persone, ma solo giustificata paura tra chi vive sopra una faglia in perenne movimento, come il Vallone Licodia.
La scossa serale fa coppia con le altre due registrate questa mattina: la prima, registrata alle ore 5.49 nei pressi di Ragalna, a ben 18 kilometri di profondità e di magnitudo 2.1; la seconda è avvenuta poche ore più tardi, alle 7.12 con epicentro Biancavilla (CT) e magnitudo 2.0. Questi fenomeni, come già scritto in precedenza, possono quasi sicuramente essere ricondotti all’attività vulcanica dell’Etna e alla rispettiva risalita del magma, piuttosto che alla collisione tra le placche.