18App: il celebre bonus cultura, di cui nel corso degli anni hanno usufruito numerosi giovani, è recentemente divenuto oggetto di dibattito. Negli scorsi giorni è emersa un’ipotesi destinata a scatenare non poche polemiche e proteste: quella con al centro l’eliminazione del sostegno.
Il Governo, ora, smentisce la notizia ed alcuni esponenti forniscono chiarimenti. Non si opterebbe per uno stop al bonus, soltanto per delle modifiche.
“L’emendamento è del Parlamento, ma reputo si debba fare una riflessione sulla cosiddetta App18 che così com’ è mostra criticità – ha dichiarato Gennaro Sangiuliano, Ministro della Cultura – . È necessario ridefinirla e rinominarla, affinché questo strumento diventi realmente una modalità di consumi culturali per i giovani orientandoli alla lettura di libri, alla visita di mostre, ai corsi di lingua e alla musica”.
Si penserebbe, in particolare, a riservare il sostegno ai diciottenni nelle famiglie a basso reddito.
“Va introdotta una soglia Isee– ha aggiunto il Ministro della Cultura – che escluda persone appartenenti a famiglie con redditi elevati”.
Ospite di Sabato 24 su Rainews24, il Presidente della Commissione Cultura della Camera Federico Mollicone ha fornito ulteriori indicazioni sul tema, dichiarando che “verrà fatta una nuova Carta con criteri più trasparenti ed equi, perché c’è anche il tema sociale”.
Anche Mollicone ha precisato che la nuova “Carta Cultura” con cui si mira a sostituire 18App potrebbe essere legata all’Isee.
“Poi – ha concluso il Presidente della Commissione Cultura della Camera – , oggi ci si comprano i libri di testo e questo non può avvenire perché la carta è erogata dal Ministero della cultura e i libri di testo non sono ammessi. Ma, di fatto, così è diventata un ammortizzatore sociale”.