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Sicilia, concorsi per Polizia e Vigili del Fuoco truccati: 14 misure cautelari

carabinieri
I carabinieri di Alcamo hanno emesso una sentenza cautelare nei confronti di 14 persone indagate per irregolarità relative a concorsi pubblici.

Concorsi truccati in Sicilia: ancora una volta sono state scoperte selezioni irregolari nell’Isola. L’indagine riguarda, in particolare, irregolarità relative  a concorsi di Polizia e per Vigili del Fuoco.

Ad Alcamo, in provincia di Trapani, i carabinieri hanno emesso un’ordinanza cautelare nei confronti di 14 persone, su cui ora ricade l’accusa di corruzione. Proprio ad Alcamo, di fatto, era presente una scuola di preparazione per concorsi.

Tra i soggetti coinvolti, accusati a vario titolo per atti contrari ai doveri d’ufficio e traffico di influenze illecite, 10 sarebbero i dipendenti della Polizia e dei Vigili del Fuoco. Uno di loro è finito in carcere, 3 ai domiciliari, mentre i restanti 10 sono sottoposti all’obbligo di dimora.

Le indagini sono partite dopo una serie di esposti da parte dei Vigili del Fuoco.

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Secondo le prime ricostruzioni, uno degli indagati avrebbe sfruttato le proprie conoscenze all’interno delle amministrazioni pubbliche e del suo ruolo nella sottocommissione d’esame per sponsorizzare alcuni partecipanti.

Successivamente, se il candidato avesse vinto il concorso avrebbe dovuto pagare. Chi non lo faceva, si fermava al primo turno. Gli investigatori hanno accertato la presenza nella graduatoria finale di approvazione dei risultati del concorso per Vigili del Fuoco di tutti i nominativi riportati nell’elenco sequestrato a casa di uno degli indagati.

Dopo la prova preselettiva si accedeva alle prove motorie-attitudinali, poi al colloquio con le valutazioni dei titoli e infine alle visite mediche.