La pandemia Coronavirus in Italia ĆØ in “lento e progressivo peggioramento“, come si legge nel report settimanale pubblicato dall’Istituto superiore di sanitĆ (Iss). Da otto settimane, la crescita del virus continua in modo lento ma costante e ciĆ² si riflette su un maggiore carico di lavoro sul sistema sanitario nazionale. Si tratta di una tendenza comune alla gran parte dei Paesi europei, malgrado in Italia, per il momento, il dato sia piĆ¹ contenuto.
Tuttavia, nella giornata di ieri si ĆØ registrato il nuovo record di casi dalla fine del lockdown (1.912 positivi accertati). In Calabria e Campania, l’aumento dei nuovi casi ha portato a una nuova stretta regionale, con l’obbligo di mascherine anche all’aperto. Una misura analoga si starebbe pensando anche in Sicilia, contestualmente a una stretta ulteriore sulla movida.
L’Isola, infatti, ha il terzo indice Rt piĆ¹ alto nella settimana 14-20 settembre (aggiornata al 22 settembre), dopo la Provincia Autonoma di Bolzano e la Liguria. Inoltre, sono ben 12 le regioni e province con l’indice sopra il livello d’allerta. Questo l’indice Rt nelle varie regioni italiane:
- Abruzzo 1.1;
- Basilicata 0.73;
- Calabria 1.13;
- Campania 1.1;
- Emilia Romagna 0.78;
- F.V. Giulia 1.11;
- Lazio 0.85;
- Liguria 1.31;
- Lombardia 0.75;
- Marche 0.99;
- Molise 1.04;
- Prov. Aut. Bolzano 1.28;
- Piemonte 0.96;
- Puglia 1.06;
- Sardegna 0.77;
- Sicilia 1.2;
- Toscana 0.93;
- Umbria 1.06;
- Valle dāAosta 0.59;
- Veneto 1.01.
Scuola e contagi: il rapporto dell’Iss
All’interno del rapporto, infine, non mancano le consuete letture dell’Iss sui dati pubblicati. In Italia nella settimana 14-20 settembre sono stati riportati complessivamente 2.868 focolai attivi in Italia, di cui 832 nuovi, rilevati su quasi tutte le province del territorio nazionale.
Sfrutta i vantaggi di TEMU destinati agli studenti universitari per ottenere un pacchetto buono di š°100ā¬. Clicca sul link o cerca āļø apd39549 sull'App Temu!
“Non ĆØ possibile valutare, al momento – si legge nel rapporto –, lāimpatto che lāapertura delle scuole in Italia avrĆ sull’andamento dellāepidemia. Si ritiene che questo aspetto sarĆ valutabile a partire dalle prossime 2-3 settimane”. Tuttovia, sottolinea l’Iss,”la riapertura delle scuole rimane uno degli elementi da monitorare attentamente”.
“Non ĆØ stata accertata, nella settimana in esame – si legge ancora – una trasmissione del virus nellāambito scolastico sebbene siano stati identificati numerosi casi sporadici in concomitanza con la riapertura delle scuole. L’elevata attenzione, a cui hanno contribuito le misure messe in campo (screening, rilevazione della temperatura giornaliera, procedure per la gestione di casi sospetti sintomatici in ambito scolastico) hanno contribuito alla rapida identificazione e diagnosi dei casi. Sono in corso numerose indagini epidemiologiche e sono state attivate procedure di quarantena laddove previsto”.