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Bandiere Blu 2018: premiate sei spiagge siciliane

La regione con il 22% delle coste italiane sfigura rispetto al resto della Penisola, collezionando solo sei bandiere blu. Meglio anche il Trentino, la Liguria è la migliore con 27.

La Bandiera Blu è un prestigioso riconoscimento di qualità assegnato dalla ong danese Foundation for Environmental Education (Fee), che viene conferito ogni anno ai migliori lidi e approdi turistici dopo uno scrupoloso processo di selezione, attraverso una serie di verifiche compiute da una giuria internazionale e poi nazionale (al cui interno si trovano enti quali il Ministero per l’Ambiente, quello per la Cultura e del turismo, l’Ispra, il Comando generale delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera e altri ancora).

Ottenere il riconoscimento è di certo un prestigio per il comune o per la località turistica selezionata, che vede premiati parametri come: l’esistenza ed il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la percentuale di allacci fognari, la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla riduzione della produzione, alla raccolta differenziata e alla gestione dei rifiuti pericolosi; le iniziative promosse dalle Amministrazioni per una migliore vivibilità nel periodo estivo; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti; la cura dell’arredo urbano e delle spiagge e la possibilità di accesso al mare per tutti senza limitazioni.

Per l’edizione 2018 l’Italia vede crescere il numero di bandiere blu, toccando quota 175 per un totale di 368 spiagge; circa il 10% di quelle premiate su scala mondiale. Un gran risultato per il Bel Paese, peccato che la Sicilia non possa certo dire di aver contribuito quanto potrebbe a questo importante traguardo.

Coi suoi 1152 km di spiagge nella regione madre e con altri 500km nelle isole minori, la sola Sicilia rappresenta il 22% delle coste italiane, eppure non solo rispetto all’anno scorso le Bandiere Blu non sono aumentate, ma il numero è persino diminuito. Il comune di Pozzallo, infatti, quest’anno è stato escluso dal prestigioso riconoscimento. La causa, stando a quanto dichiara il sindaco Roberto Ammatuna, sarebbe che il comune non è riuscito a raggiungere il 30% di raccolta differenziata richiesta dalla Fee, fermandosi al 15%.

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Sono solo sei, quindi, le spiagge siciliane premiate per la 32esima edizione indetta dalla ong danese. Tra queste, tre nella provincia di Messina (Santa Teresa di Riva, Tusa, Lipari), due in quella di Ragusa (Ispica e Ragusa) e una nell’agrigentino (Menfi).

Nello specifico, i tratti balneari insigniti della bandiera blu sono: Santa Teresa di Riva al lungomare, per Tusa nella spiaggia Lampare e spiaggia Marina, per Lipari ad Acquacalda, Canneto, per Vulcano nelle Acque Termali ed a Gelso, per Stromboli a Ficogrande; per Ispica a Santa Maria del Focallo, Ciriga I tratto, Ciriga II tratto, Ciriga III tratto, per Ragusa a Marina di Ragusa, per Menfi a Porto Palo Cipollazzo, e Lido Fiori Bertolin. In tutti i casi si tratta di conferme, nessuna new entry tra le spiagge siciliane.

La regione si conferma in controtendenza non solo rispetto al resto d’Italia, dove in tutta la Penisola sono solo in quattro, Pozzallo inclusa, a essere state escluse dal riconoscimento, ma sfigura anche tra le altre grandi regioni del meridione, con Puglia e Campania che aumentano a quota tre le proprie Bandiere Blu, raggiungendo rispettivamente quota 14 e 18, mentre la Calabria al confronto col 2017 stacca la Sicilia, arrivando a ottenere il riconoscimento per nove spiagge.