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UNICT – Per non dimenticare, Maria Falcone alla Scuola Superiore di Catania

Atteso l’incontro di lunedì 11 aprile con Maria Falcone. Memoria e impegno concreto saranno gli spunti di riflessione e di azione da cui partirà la sorella del giudice.

 

Lunedì 11 aprile 2016 presso l’Aula Magna della Scuola Superiore di Catania alle ore 18 sarà presente Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni. Ai saluti del Presidente della Scuola Superiore di Catania Prof.Francesco Priolo si affiancherà l’intervento del magistrato Michele Corradino, componente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. Inoltre, sarà proiettato “Per Falcone” (produzione RAI), in cui la voce narrante di Luigi Lo Cascio e le musiche di Nicola Piovani tracceranno un profilo nuovo del giudice e dell’uomo Giovanni Falcone.

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Oggi più che mai è necessario combattere il “culto della mafia” a cui spesso si assiste davanti agli schermi tv dove fiction e comparsate di criminali sono offerti al pubblico impassibile. Oggi, come sempre, Maria Falcone promuove la cultura della legalità nel ricordo del fratello  e della cognata Francesca Morvillo. A tale scopo, pochi mesi dopo la scomparsa dei congiunti, le famiglie Morvillo e Falcone hanno voluto la nascita della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone. L’obiettivo è intervenire concretamente nello sradicamento del fenomeno mafioso, attraverso iniziative di carattere educativo e sociale, ma anche di supporto alle istituzioni italiane e internazionali che si occupano di fermare la criminalità organizzata.

Nel 1996 la Fondazione, di cui Maria Falcone è Presidente, ha acquisito lo status consultivo in qualità di Organizzazione non Governativa presso l’ECOSOC (Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite) da parte dell’ONU.

Innumerevoli gli insegnamenti di Giovanni Falcone, la cui potenza nel messaggio e la validità odierna dovrebbero imprimersi nei cuori dei giovani che vogliono “fare” senza “cadere ai piedi” delle mafie squallide, politicamente e non, che ancora, purtroppo, riescono a screditare l’Italia.

“Gli uomini passano. Le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”

(Giovanni Falcone)