A distanza di diciassette anni dalla morte dell’ispettore capo di polizia Filippo Raciti e dodici dalla condanna, oggi l’ultras Antonino Speziale continua a dichiararsi innocente.
L’uomo, che ha già scontato interamente la sua pena di 8 anni e 8 mesi di reclusione, ha puntato il dito contro un collega di Raciti, che avrebbe provocato la morte di quest’ultimo in seguito ad una manovra sbagliata.
Sarà possibile ascoltare la sua testimonianza integrale durante il sesto e ultimo episodio di “Gioco Sporco – I Misteri sullo Sport” il docufilm di Italia1 che andrà in onda oggi in seconda serata con un approfondimento sul caso Raciti. Oltre a Speziale e al suo avvocato Giuseppe Lipera, interverranno anche altre persone coinvolte nella drammatica vicenda, tra le quali Marisa Grasso, vedova dell’ispettore Raciti.
Nello spezzone condiviso da Mediaset, Speziale ammette di non aver abbandonato il mondo ultras e di desiderare che il suo nome venga ripulito da un’accusa, a suo parere, ingiusta. Una tesi naturalmente non condivisa da Marisa Grasso che ha ribadito di non voler più sentire i nomi degli assassini di suo marito. “Io non mi sento di perdonare nessuno”, ha dichiarato Grasso ai microfoni della trasmissione.