Purtroppo, nella scorsa e penultima giornata di serie A รจ arrivato il verdetto finale: il Catania retrocede in serie B; ma i tifosi si chiedeno “Ci perdiamo o ci guadagneremo?”.
Proviamo a rispondere a questa domanda, sicuri che la societร etnea ha sempre voluto e creduto nella salvezza.
Innanzitutto, una societร che dalla Serie A scende in B vede diminuire il valore della produzione mediamenteย di 15,6 Mln, il 95% dei quali dovuti alla diminuzione dei ricavi da diritti radiotelevisivi; con valore della produzione si intende la produzione economica che, in parole povere, รจย il valore di tutti i ricavi dell’impresa: monetari e non monetari, esterni ed interni all’impresa; sono presenti le vendite, le rimanenze di prodotti finiti, ma anche incrementi per costruzioni interne.ย Le altre principali voci relative al valore della produzioneย risultano in calo. Infatti, iย ricavi da stadio sono scesi, -9,6% a cui si aggiunge l’ultimo -4,1%, eย soprattutto si registra un brusco arresto del trend di crescita dei ricavi da sponsor e attivitร commerciali.
STADIO NUOVO E SPETTATORI – Laย serie ย B registra quindi una diminuzione nel numero degli spettatori, infatti, perde il 22,8%. Questo รจ dovuto sia alla promozione in B di societร meno blasonate e dalla conseguente retrocessione di societร come Lecce o della promozione di squadre come il Verona, che hanno una tifoseria piรน numerosa, sia dallโetร media degli impiantiย molto alta (circa 60 anni). Circa la metร degli stadi รจ stata inaugurata prima del 1950, ben pochi (6) sono stati costruiti dopo lโanno 2000.
Proprio per far fronte a tale inadeguatezza degli impianti sportivi e al calo degli spettatori che portano alla diminuzione dei ricavi da stadio e da sponsor e attivitร commerciali, l’accordo siglato tra ย la Lega Nazionale Professionisti Serie B e l’Istituto per il Credito Sportivoย mette a disposizione 100 Mlnย di risorse a tasso agevolato per finanziare le richieste provenienti dalle societร della serie cadetta di calcio, applicando le migliori condizioni economiche per la realizzazione, la ristrutturazione e l’efficientamento degli stadi e dei centri sportivi. In particolare, la convenzione, della durata di 3 anni, prevede anche la possibilitร , per le societร di serie B e per la Lega stessa, di ottenere anticipazioni sui contratti di sponsorizzazione, sui diritti audiovisivi e per le campagne di trasferimento dei calciatori. Ciรฒ รจ di notevole importanza per la societร di Nino Pulvirentiย se si pensa alla volontร ย ย di costruire un nuovoย stadio di proprietร avendo giร acquistato il terreno in contrada Juncetto.
COSTI E PLUSVALENZE – Invece,ย il costo della produzione scende solo di 11,6 Mlnย a causa del peso dei contratti pluriennali dei calciatori, per un impatto negativo medio sul risultato netto di oltre 4 milioni.ย Per costi di produzione si intendono le spese che l’impresa sostiene per l’acquisto deiย fattori produttivi. Tali costi detti costi totali, sono composti daiย costi fissiย e daiย costi variabili.
Inoltre,ย sono state previste fidejussioni di 800 mila euro per la serie B, previsti controlli piรน frequenti da parte della Covisoc, mentre secondo lโart. 10 del Codice di Giustizia sportiva ci sarร ย lโapplicazione di punti di penalizzazione in classifica per le societร che incorrono in ritardati pagamenti rispetto alla chiusura di ciascun trimestre.
Nella serie cadettaย si รจ arrestata la crescita dei ricavi derivanti dalle plusvalenze, che perรฒ ha subito un incremento del 20%ย nella stagione 2011-2012, eย si รจ rimasti sostanzialmente stabili a quota 536 milioni grazie anche al Salary Cap.
Infatti, il costo medio imputabile al personale tesserato risulta in decremento anche se a causa della diminuzione del valore della produzione aumenta comunque la sua incidenza sui ricavi della societร .
Le plusvalenze per cessione giocatori sono diminuite dai 5 milioni medi per societร della stagione 2011-2012 ai 3,4 attuali con un calo pari a circa il 32%.
C’รจ perรฒ da specificare che le societร che si qualificano ai playoffย ย realizzano un utile (Ebitda)ย positivo e risultati netti meno negativi. Tra le stagioni 2009/10 e 2012/13, 4 su 9 squadre retrocesse hanno conquistato la promozione in Serie A.
SALARY CAP – Abbiamo parlato di Salary Cap, ma in cosa consiste e perchรฉ aiuta a mantenere un tetto ingaggi relativamente basso?
Si tratta di una regolamentazione della parte fissa, quella variabile e delle varie casistiche contrattuali che riguardano gli ingaggi dei calciatori, predisponendo controlli e sanzioni, nei confronti dei contratti dei giocatori, per chi non rispettasse queste convenzioni prese anche con l’appoggio dell’AIC (Associazione italiana Calciatori).
In sostanza, per quanto riguarda i nuovi contratti firmati, non saranno possibili contratti oltre i 300.000 euro annui (150.000 nella parte fissa, 75.000 per obiettivi di squadra e 75.000 per bonus come gol, rigori parati, presenze a partire dalla decima) senza ripercussioni sullaย mutualitร , restando entro il 60% del rapporto fra emolumenti (inclusi quelli dello staff tecnico) e valore della produzione; se si vorrร sforare questi limiti, le azioni dovranno essere giustificate.
Qui una tabella degli ingaggi (in milioni) percepiti dai calciatori della societร etnea durante la stagione 2013/2014:
- MAXI LOPEZ 0,8
- LODI 0,6
- LETO 0,6
- BERGESSIO 0,6
- PLASIL 0,6
- RINAUDO 0,5
- LEGROTTAGLIE 0,5
- SPOLLI 0,5
- ALMIRON 0,5
- TACHTSIDIS 0,5
- ANDUJAR 0,4
- ALVAREZ 0,4
- CAPUANO 0,4
- MONZON 0,4
- PERUZZI O,4
- BIRAGHI 0,3
- BELLUSCI 0,3
- IZCO 0,3
- GUARENTE 0,3
- CASTRO 0,3
- FEDATO 0,25
- ROLIN 0,25
- FRISON 0,2
- BOATENG 0,2
- FREIRE 0,15
- KEKO 0,15
- FICARA 0,1
- CABALCETA 0,1
- PETKOVIC 0,1
- GYOMBER 0,1
Dalla tabella ci si puรฒ rendere conto di quanto si abbasserร il monte ingaggi eliminando solo iย giocatori in scadenza di contratto e i giocatori a fine prestito o i giocatori giร ceduti come: Keko, Freire, Boateng, Guarente, Biraghi, Alvarez, Andujar, Legrottaglie, Lodi, Rinaudo, Plasil. Il totale indica un risparmio di 4,1 Mln sul monte ingaggi e se a questo aggiungiamo le future cessioni e gli adeguamenti di contratto la cifra potrร essere ancora piรน alta.
IL “PARACADUTE” – In soccorso delle societร retrocesse in B arrivano i contributi “paracadute”ย per aiutarle adย assorbire le enormi perdite in entrate che accompagnano l’abbandono della massima divisione.
Ad ogni squadra retrocessa nella serie cadetta verranno attribuiti (in due anni): 15 Mlnย se era in Serie A da tre o piรน stagioni; 10ย Mlnย se era in Serie A da due stagioni; 5 Mlnย se era in Serie A da una sola stagione. La quota massima da distribuire sarร di 30 Mlnย e, di conseguenza, dovrร essere calibrata nel caso in cui due o piรน squadre presentassero i medesimi requisiti. Quindi, nel caso di Catania, Bologna e Livorno, spetteranno 5 Mln agli amaranto e i restanti 25 Mln verranno divisi tra Catania e Bologna per 12,5 Mln a testa.
A conti fatti la retrocessione non sembra essere un disastro economico ma un’opportunitร per ricominciare un nuovo ciclo, ridimensionando i costi e puntando sulla costruzione del nuovo stadio, ma lasciamo a voi la risposta alla “Ci guadagnamo o ci perdiamo?”
Fonti:ย Report Calcio2014 di PwC