Il prossimo 1° luglio scade la proroga per lo smart working per chi ne aveva diritto: i fragili e i genitori con figli minori di 14 anni. Ecco cosa potrebbe cambiare dal 1° luglio.
Smart working: cambiamenti in arrivo
La misura è stata introdotta durante il covid e prevede che i fragili abbiano la possibilità di lavorare full da casa e anche i genitori con figli minori di 14 anni.
Per i genitori con figli minori di 14 anni infatti, il diritto allo smart working è cessato già dallo scorso dicembre, ma rimane garantito solo se l’altro genitore non risulti beneficiario di uno dei vari strumenti di sostegno al reddito. Dunque, a meno che non ci siano ulteriori interventi o proroghe i lavoratori dovranno tornare al lavoro in presenza. Tuttavia in molte aziende è stato già disciplinato il lavoro agile, con queste due categorie sopra menzionate, che potrebbero rimanere in smart working.
Infatti, dal 1° luglio il lavoro agile verrà concordato tra lavoratore e datore di lavoro o azienda. Rimane in ogni caso l’indicazione relativa all’articolo 18 della legge 81 del 2017 e dal Dlgs 105 del 2022 (articolo 4 lettera b), che specifica come i datori di lavoro debbano riconoscere priorità alle richieste formulate da lavoratori con figli fino a 12anni di età, con figli in condizioni di disabilità, caregivers, o lavoratori con disabilità in situazione di gravità accertata.