In Italia, il binomio occupazione-disoccupazione è sempre più allarmante. Anche sulla nostra Isola la situazione non è delle migliori. Secondo i dati del bilancio di questa prima metà dell’anno, emerge che è in crescita la perdita di posti di lavoro e che entro la fine dell’anno il tasso di disoccupati potrebbe salire del 13%.
L’indagine condotta da Eurostat, l’ufficio statistico dell’UE, piazza la Sicilia al quinto posto fra le regioni europee con un’alta percentuale di giovani disoccupati compresi fra i 15 e i 29 anni, mentre al secondo posto per percentuale complessiva di disoccupati di fascia compresa fra i 15 e i 74 anni.
Importante anche il dato che riguarda l’occupazione femminile, che in Italia registra la percentuale più bassa dell’Unione Europea, pari al 29,1%.
Riguardo la situazione preoccupante si è espresso il segretario generale della Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio, che ha lanciato un appello al governo siciliano, dichiarando: “Rispetto a questa drammatica fotografia, il governo regionale e l’Ars devono dare un forte segnale, cambiando velocità e direzione di marcia. Ma per farlo non si può attendere, occorre fare presto, vanno subito varati gli interventi e i provvedimenti necessari, che noi da tempo chiediamo e che abbiamo anche indicato nel nostro pacchetto di proposte, il ‘Cantiere Sicilia’, lanciato a dicembre dello scorso anno”.
Secondo il segretario della Cisl Sicilia, è proprio dalla nostra Isola che si deve partire, “L’isola – continua Sebastiano Cappuccio – può diventare il motore trainante di una nuova stagione. Che rimetta al centro la questione meridionale, oggi più che mai attuale e simbolo della tenuta di tutto il Paese.”