Accantonate le settimane di polemiche e dubbi in merito, si inaugura ufficialmente oggi il nuovo anno scolastico. Gli insegnanti, infatti, tornano a scuola per le prime riunioni e la pianificazione delle attività didattiche, in attesa del ritorno a scuola degli studenti.
La riapertura è, tuttavia, legata anche al recupero degli apprendimenti. Ricordiamo, infatti, che il lockdown ha comportato l’estensione della promozione a tutti gli studenti. Tuttavia, chi ha riportato in pagella il 6 dovrà comunque recuperare il “debito”, anche se la prova finale per la verifica del recupero non sembrerebbe obbligatoria: l’attuazione di quest’ultima, infatti, dipenderà dalla volontà dei dirigenti delle singole scuole.
Non si tratta, dunque, dei corsi di recupero organizzati fino allo scorso anno. E la trasformazione della loro natura trascina con sé anche un cambio di nome: da quest’anno, infatti, si parlerà di Pai, sigla che sta per “piani di apprendimento individualizzato”.
In alcuni casi questi si svolgeranno in presenza, in altri, per il secondo grado, a distanza: anche questo è un aspetto che dipenderà dall’autonoma scelta dei singoli istituti.