È scattato il gong stamane alle ore 12.00 al Tribunale di Catania, per la presentazione dell’offerta ufficiale in busta chiusa, finalizzata all’acquisto del Calcio Catania e al salvataggio della matricola 11700. Il dado, in un certo senso, è tratto per i diretti interessati che aspettano, come nel caso della Sigi SpA, l’esito dell’apertura pubblica delle buste.
Proprio la neonata società per azioni, capitanata nel cda dall’avvocato Giovanni Ferraù, stamane alle 11.27 ha presentato ufficialmente la propria offerta in piazza Verga; un orario certamente simbolico, che strizza l’occhio al numero di matricola da salvare. L’offerta della Sigi, in qualche modo, fa ben sperare i tifosi del Calcio Catania perché vorrebbe dire riportare in vita i colori rossazzurri, dopo il coma degli ultimi mesi e l’ecg (quasi) piatto che ne hanno caratterizzato la recente storia.
Proprio stamane, dopo la chiusura ufficiale delle presentazioni, sono arrivate le dimissioni mezzo stampa del dottor Gianluca Astorina, amministratore unico del Calcio Catania in questa fase di transizione. Dopo le dimissioni di due terzi del cda di via Magenta, dunque, anche l’ultimo baluardo lascia la carica rimettendo il tutto nelle mani del Tribunale.
Adesso, il secondo tempo verrà giocato domattina a partire dalle 11.30 al terzo piano del Palazzo di Giustizia catanese, dove verranno aperte le eventuali buste (oltre quella della sopracitata Sigi) e dove potrebbe partire un’asta al rialzo a colpi di 25.000 euro, qualora la cordata degli imprenditori catanesi non fosse l’unica ad aver presentato domanda.
In ogni caso, sarà una corsa contro il tempo fino all’agognato 5 agosto 2020, termine ultimo per l’iscrizione al prossimo campionato di Serie C in partenza nel mese di settembre. Tra oneri, onori, scadenze e impegni da rispettare una cosa è certa: chiunque prenderà le redini del Calcio Catania avrà molto da lavorare.