L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha monitorato la situazione sull’attività eruttiva dell’Etna in questi giorni, diramando un comunicato in cui si attesta la fase di ritorno alla normalità per il vulcano.
“L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo – si legge nel bollettino –, comunica che nel corso del sopralluogo effettuato oggi da parte di personale INGV in corrispondenza delle bocche eruttive, è stato appurato che è cessata sia l’attività esplosiva che l’alimentazione della colata lavica. Conseguentemente, il campo lavico si presenta sostanzialmente fermo ed in graduale raffreddamento.
Il flusso di SO2 rilevato dalla Rete FLAME dalle ore 9:00 UTC ha indicato un graduale decremento nel regime di degassamento che ha stabilizzato i valori su un livello medio-alto di circa 6000 t/g.
L’ampiezza del tremore si è riportata su valori bassi anche se leggermente superiori a quelli precedenti l’attività.
Per quanto concerne le deformazioni del suolo, non si registrano variazioni significative alle stazioni Tilt e GPS.
La foto mostra il complesso del Cratere di Sud-Est / Nuovo Cratere di Sud-Est nella mattinata del 28 luglio 2019, visto da sud”.
Nei giorni scorsi in molti hanno ammirato la bellezza della colata, visibile, durante le ore notturne, anche a grandi distanze da Catania; vero e proprio faro di fuoco che dimostra tutta la potenza del vulcano più alto d’Europa, come nel magnifico scatto in evidenza.