Il test di Medicina e Odontoiatria che si è svolto lo scorso 8 aprile su tutto il territorio nazionale non sarà annullato. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca conferma anche che i risultati della prova saranno pubblicati martedì 22 aprile.
Il Miur, a seguito dei fatti avvenuti a Bari, ha immediatamente avviato tutti gli approfondimenti del caso a tutela dell’interesse degli oltre 63.000 candidati che hanno effettuato la prova. Dalle prime verifiche emerge che le 74 scatole destinate all’ateneo ‘Aldo Moro’ di Bari per lo svolgimento della prova di Medicina e Odontoiatria sono state consegnate integre dal Ministero la mattina del 4 aprile al funzionario designato dall’Università per il ritiro. La consegna è avvenuta a Bologna presso il Cineca, il Consorzio che si occupa della stampa, del confezionamento e della valutazione dei test. L’integrità dei pacchi è verificabile anche attraverso le immagini relative alla consegna.
Da Bologna le 74 scatole per Medicina, insieme alle 12 scatole per la prova di Veterinaria, sono state trasportate direttamente nell’ateneo di Bari. Dopo lo svolgimento dei test e la notizia della possibile manomissione di un pacco, il Miur ha ricevuto una relazione dall’Università, datata 9 aprile, che ricostruisce la filiera di custodia delle scatole e che il Ministero ha chiesto poiché, come previsto dal decreto 85 del 5 febbraio 2014, “a decorrere dall’avvenuta consegna ciascuna Università appronta idonee misure cautelari per la custodia e la sicurezza delle scatole contenenti i plichi che devono risultare integre all’atto dello svolgimento della prova di ammissione”.
Dalla relazione fornita dall’ateneo emerge che i pacchi per la prova di Medicina, dopo il ritiro a Bologna, sono arrivati all’Università di Bari e da qui sono stati trasferiti e custoditi all’interno di un furgone in una caserma dei Carabinieri. La mattina dell’8 aprile le scatole sono state ritirate, caricate su altra autovettura dell’ateneo e portate presso le quattro sedi di svolgimento della prova. In una di queste sedi, la ex Facoltà di Economia, la commissione ha riscontrato che uno dei pacchi presentava il sigillo integro ma il nastro da imballaggio scollato e ha chiesto l’intervento della Polizia di Stato per i dovuti controlli. Alla presenza degli studenti è stato verificato che il pacco conteneva 49 buste anziché 50 come previsto. Sull’eventuale ipotesi di reato si esprimerà la magistratura. Il Miur intanto, anche alla luce dei primi riscontri sui risultati del quiz, ritiene di non dover annullare la prova.