Non solo il ponte sullo stretto, ritenuto necessario sin da quando ricopriva il ruolo di eurodeputato: il presidente Musumeci ha rilanciato l’idea di un grande parco divertimenti in Sicilia, dopo che in passato due grandi progetti, uno dei quali attorno al lago di Regalbuto, erano andati in fumo senza neanche un perché.
Un’esigenza quella del parco divertimenti che serve sia ad aumentare le possibilità di offerte di turismo nella regione, sia a colmare un vuoto di strutture in tutto il sud/centro Italia, in cui sono assenti i grandi parchi divertimento, il più vicino si trova in Emilia Romagna.
“Abbiamo il terreno, pubblico, abbiamo la localizzazione ai piedi di Taormina, nel comune di Fiumefreddo. Abbiamo anche un progetto di massima, ci manca soltanto chi crede in questo investimento che darebbe una grossa spallata in positivo al turismo della Sicilia” ha dichiarato il presidente.
Manca, a quanto sembra, un investitore. Quest’ultimo potrebbe trovarsi nella figura di John Hanna, rappresentante del gruppo Basalt, presente nel momento in cui il presidente ha lanciato la proposta (durante l’accordo tra il suo gruppo e quello Caronte&Tourism). “Per noi sarebbe perfetto. Sono sposato con una siciliana e siamo una famiglia giovane” avrebbe affermato Hanna.
L’idea che porterebbe alla nascita del grande parco divertimenti è supportata anche dalla situazione economica che vivono i grandi parchi: il settore non risente della crisi, le famiglie continuano ad andare, e sia genitori che figli si divertono tra le attrazioni offerte dal parco.
Leggi anche: “Il ponte sullo Stretto è un’esigenza”: capitali cinesi pronti a realizzarloNon solo il ponte sullo stretto, ritenuto necessario sin da quando ricopriva il ruolo di eurodeputato: il presidente Musumeci ha rilanciato l’idea di un grande parco divertimenti in Sicilia, dopo che in passato due grandi progetti, uno dei quali attorno al lago di Regalbuto, erano andati in fumo senza neanche un perché.
Un’esigenza quella del parco divertimenti che serve sia ad aumentare le possibilità di offerte di turismo nella regione, sia a colmare un vuoto di strutture in tutto il sud/centro Italia, in cui sono assenti i grandi parchi divertimento, il più vicino si trova in Emilia Romagna.
“Abbiamo il terreno, pubblico, abbiamo la localizzazione ai piedi di Taormina, nel comune di Fiumefreddo. Abbiamo anche un progetto di massima, ci manca soltanto chi crede in questo investimento che darebbe una grossa spallata in positivo al turismo della Sicilia” ha dichiarato il presidente.
Manca, a quanto sembra, un investitore. Quest’ultimo potrebbe trovarsi nella figura di John Hanna, rappresentante del gruppo Basalt, presente nel momento in cui il presidente ha lanciato la proposta (durante l’accordo tra il suo gruppo e quello Caronte&Tourism). “Per noi sarebbe perfetto. Sono sposato con una siciliana e siamo una famiglia giovane” avrebbe affermato Hanna.
L’idea che porterebbe alla nascita del grande parco divertimenti è supportata anche dalla situazione economica che vivono i grandi parchi: il settore non risente della crisi, le famiglie continuano ad andare, e sia genitori che figli si divertono tra le attrazioni offerte dal parco.
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