Due nuove scosse, nella mattinata di domenica 7 ottobre, sono state registrate dai pennini dei sismografi del territorio etneo. Seppur di lieve entitร rispetto al terremoto di scala 4.6 registrato nella nottata del 6 ottobre, con epicentro a Santa Maria di Licodia, le due nuove scosse, probabilmente anch’esse di origine vulcanica, confermano il fermento del sottosuolo nei pressi della faglia Vallone Licodia.
La prima, stamane, รจ stata registrata alle ore 5.49 nei pressi di Ragalna, a ben 18 kilometri di profonditร e di magnitudo 2.1; la seconda รจ avvenuta poche ore piรน tardi, alle 7.12 con epicentro Biancavilla (CT) e magnitudo 2.0. Lo stesso comune etneo si era reso protagonista di altre due scosse nella giornata di ieri, quando pochi minuti dopo il terremoto di Licodia, faceva registrare un’attivitร sismica pari al 2.5 di magnitudo; alle ore 12.21 della giornata di ieri altra scossa di ML 2.3, a concludere il cerchio.
I terremoti sono stati registrati dalla Sala Operativa INGV-OE di Catania, puntuale come sempre nel definire i fenomeni sismici. Quest’ultimi, come giร spiegato, possono quasi sicuramente essere ricondotti all’attivitร vulcanica dell’Etna e alla rispettiva risalita del magma, piuttosto che alla collisione tra le placche.