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La Sicilia è un’isola e, sebbene sia la maggiore in Italia, la sua condizione di insularità non rende facili gli spostamenti né per i suoi abitanti né per i suoi turisti. Infatti, per poter andare in Sicilia è necessario utilizzare i traghetti o gli aerei. A tal proposito, non è un caso che la regione ospiti ben sei aeroporti sul proprio territorio, anche se va precisato che due di questi si trovano su delle isole minori, vale a dire Pantelleria e Lampedusa.
Considerando questa vasta scelta di scali in cui atterrare o dai quali partire, si potrebbe pensare che il traffico sia suddiviso tra i vari aeroporti. Tuttavia, non è proprio così. Infatti, c’è un aeroporto che è il più trafficato della Sicilia: ecco di quale si tratta.
Qual è l’aeroporto più trafficato della Sicilia?
Come anticipato, sono diversi gli scali presenti in Sicilia. In particolare, i sei aeroporti siciliani si trovano dislocati per le varie aree della vasta regione e sono ospitati da Catania, Palermo, Comiso, Trapani, Pantelleria e Lampedusa. Tuttavia, uno tra tutti questi aeroporti è quello più trafficato dell’intera regione.
Si tratta dell’aeroporto di Catania, il quale ha un ruolo fondamentale non solo sul fronte regionale, ma anche sul piano nazionale. Infatti, l’aeroporto di Catania Fontanarossa è noto per essere il sesto scalo italiano. Basti pensare che riguardo al traffico nazionale, l’Aeroporto di Catania è stato il primo in Italia per l’anno 2021, superando anche scali come Roma Fiumicino e Milano Malpensa.
Perché hanno chiuso l’Aeroporto di Catania?
Nonostante i grandi risultati di Fontanarossa in quanto aeroporto più trafficato in Sicilia, va però sottolineato che di recente il nome dell’Aeroporto di Catania è stato accostato alla sua chiusura. Infatti, oltre agli stop necessari di tanto in tanto a causa della cenere dell’Etna che impedisce di svolgere le operazioni di volo, a luglio l’aeroporto è stato chiuso per un po’.
In molti si sono chiesti perché hanno chiuso l’Aeroporto di Catania, e la motivazione è stata legata ad un incendio partito dall’area degli autonoleggi che ha danneggiato il Terminal A. In seguito a questi eventi, Fontanarossa è stato parzialmente operativo, con diversi voli dirottati in altri scali in partenza e in arrivo, per poi riattivarsi gradualmente nel mese di agosto.
Chi è il proprietario dell’Aeroporto di Catania?
In realtà, non si può parlare di un vero e proprio proprietario dell’Aeroporto di Catania. Infatti, è meglio indicare chi si occupa della gestione dello scalo etneo. Questo perché è lo Stato ad affidare, sotto la vigilanza dell’ENAC, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, il compito di gestire lo scalo ad una società.
Nel caso di Fontanarossa si tratta della SAC Service Srl, società unipersonale soggetta alla direzione e al coordinamento da Sac SpA indicato come socio al 100%.