Dopo un lungo periodo di stato di emergenza, pare che l’Italia sia pronta a tornare definitivamente alla normalità. Questa transizione, però, non può avvenire repentinamente: ecco perché il Governo ha emesso un nuovo decreto, contenente una serie di misure divise in step, con tappe fino alla fine del 2022.
Gli obiettivi principali di questa nuova fase sono due: “riaprire l’economia” e “limitare l’esperienza della didattica a distanza“, come ha spiegato il premier Mario Draghi, che ha anche ringraziato i suoi connazionali per “l’altruismo e la pazienza dimostrata in questi anni“, di cui, dice ancora, “occorre andare fieri“.
1 aprile, fine dello stato di emergenza: cosa cambia
Dopo il 31 marzo, l’Italia non sarà più in stato di emergenza da Covid e, di conseguenza, ci saranno una serie di cambiamenti. Innanzitutto, decade il Comitato tecnico scientifico (Cts) e con esso anche la struttura del Commissario straordinario Francesco Figliuolo: al loro posto dovrebbe essere creata una unità operativa ad hoc che, fino al 31 dicembre, accompagnerà il periodo transitorio per completare la campagna vaccinale. Si dice addio anche al sistema dei colori, nonostante il monitoraggio proseguirà comunque.
Giorno 1 aprile, inoltre, termina l’obbligo di super green pass sui luoghi di lavoro per gli over 50: di coloro che ne saranno sprovvisti non verranno sospesi, ma resta comunque la multa.
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Per quanto riguarda il green pass base, invece, questo non sarà più necessario sui mezzi di trasporto pubblico locale, dove però proseguirà l’obbligo di indossare le mascherine fino al 30 aprile. Anche negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste, dal tabaccaio e nei ristoranti all’aperto non servirà più avere il green pass. Negli stadi sarà richiesta la certificazione verde base, ma la novità più importante è che sarà possibile occupare il 100% dei posti.
Infine, in caso di contatto con un caso positivo al Covid non sarà più necessario fare un periodo di quarantena, anche per i non vaccinati: dovrà restare in autoisolamento solo chi è positivo al virus, mentre chiunque abbia avuto un contatto dovrà applicare il regime dell’ autosorveglianza, indossando la mascherina Ffp2.
1 maggio
A partire da maggio, termina l’obbligo del green pass quasi ovunque: fino all’ultimo giorno di aprile questo servirà infatti per alcune attività come mense, concorsi pubblici e colloqui in carcere. L’unico luogo in cui sarà indispensabile mostrare la certificazione è l’ospedale.
La grande novità del mese, però, è un’altra: dal primo maggio si dice addio all’obbligo delle mascherine in tutti i luoghi al chiuso, anche a scuola e all’università.
Le novità di giugno
15 giugno – Il 15 di giugno finiscono tutti gli obblighi vaccinali contro il Covid: oltre questa data, resterà in vigore soltanto l’obbligo del vaccino per il personale sanitario e Rsa.
30 giugno – A fine giugno, terminano le modalità di smart working nell’ambito privato: in particolare, fino alla fine del mese ci sarà la possibilità di ricorrere a quello che viene chiamato “lavoro agile” nel settore privato senza l’accordo individuale tra datore e lavoratore.
31 dicembre: cosa cambia con la fine del 2022
Con la fine del 2022, anno in cui, a seguito di questo nuovo allentamento graduale delle misure, si dovrebbe uscire una volta e per tutte dalla pandemia da Covid-19.
Fino a fine anno, l’obbligo vaccinale resta in vigore per il personale sanitario e Rsa. Infine, l’ultima modifica prevista è la seguente: le visite da parte di familiari e visitatori alle persone ricoverate all’interno di ospedali e residenze socio-assistenziali saranno consentite solo con il super green pass fino al 31 dicembre. Da gennaio 2023, dunque, le misure di restrizione dovrebbero diventare solo un ricordo del passato.