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Green pass, dove non serve più a partire da aprile? Tutte le info utili

nuovo decreto Covid
Green pass, dove non serve più a partire da aprile? In arrivo un nuovo provvedimento che segnerà i prossimi step riguardanti le restrizioni Covid in Italia.

Green pass, dove non serve più a partire da aprile? Sono in tanti a chiedersi quali saranno i prossimi passaggi per quanto riguarda le restrizioni Covid. Infatti, si è arrivati ad una nuova fase della pandemia in Italia e, anche se i contagi stanno risalendo, la fine dello stato d’emergenza rappresenta un momento fondamentale. Infatti, la scadenza è prevista per il 31 marzo ed è quindi normale cercare di capire cosa accadrà una volta giunto aprile.

A tal proposito, il governo è attualmente al lavoro per capire come effettuare il passaggio alla fase successiva. Infatti, verosimilmente nei prossimi giorni, dovrebbe essere pronto il nuovo decreto Covid con le direttive in vigore a partire da aprile.

Green pass: le tipologie

Se si dovessero citare gli argomenti più controversi di questi anni di pandemia, di certo non mancherebbe il green pass nella lista. Infatti, oltre ad essere una misura spesso contestata, e non solo in Italia, è anche stata caratterizzata da un’evoluzione e varie tipologie.

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Per esempio, esiste la versione “base”, vale a dire quella ottenuta tramite test rapido o molecolare negativo. Vi è poi il “green pass rafforzato” che invece è concesso a chi si è vaccinato o è guarito dal Covid, mentre con “booster” ci si riferisce alla somministrazione della terza dose di vaccino.

Green pass, dove non serve: da aprile

Come già anticipato, da aprile sarà ufficialmente scaduto lo stato di emergenza e quindi ci saranno dei cambiamenti. Tuttavia, gli over 50 non vaccinati continueranno a rimanere esclusi dal luogo di lavoro.

Riguardo i cambiamenti, secondo le prime indiscrezioni a partire da aprile il super green pass non dovrebbe più essere necessario per le attività all’aperto, come gli esercizi di ristorazione, o il calcetto. Dovrebbe bastare il green pass base anche per i mezzi di trasporto quali metro, bus, aerei, treni e navi ma con obbligo di Ffp2. Inoltre, potrebbe essere escluso l’uso del green pass anche per i negozi, le poste, le banche e forse anche per i luoghi dedicati alla cura della persona quali parrucchieri, barbieri ed estetisti.

Si attendono maggiori certezze in merito alla situazione degli alberghi e dell’intero settore turistico. Infine, si prospetta la capienza al 100% per stadi, cinema, teatri e sale da concerto e al 75% per i palazzetti, mentre a scuola si potrebbe abbandonare la Dad, che rimarrà solo per i positivi che saranno chiaramente a casa.

Green pass, dove non serve: da maggio

Se aprile rappresenterà la prima fase dei cambiamenti, maggio vedrà delle restrizioni decisamente minori rispetto ad adesso. Per esempio, a maggio si deciderà se mantenere l’obbligo vaccinale per gli over 50 che dovrebbe scadere a metà giugno.

In ogni caso, a partire da maggio dovrebbe poter essere possibile recarsi al lavoro con il solo green pass base, vale a dire un tampone molecolare o antigenico negativo. Ma la novità più grande potrebbe essere quella del definitivo abbandono del green pass al chiuso a partire dal mese di maggio. Si tratterebbe di un cambiamento radicale che permetterebbe l’accesso libero ad ogni luogo, quali piscine, ristoranti, palestre, convegni, bar. Infine, è molto probabile che numerose altre novità arrivino con il mese di giugno, soprattutto riguardo l’uso delle mascherine all’aperto o sui mezzi di trasporto.