Il governo potrebbe presto varare una nuova stretta sui vaccini. Allo studio per il prossimo Consiglio dei ministri, in programma il 5 gennaio, l’obbligo del super green pass per tutti i lavoratori, del settore pubblico e privato. Nel concreto, significherebbe per oltre 23 milioni di lavoratori la necessità della seconda o della terza dose per andare a lavoro. La misura crea dei contrasti nella maggioranza ma il premier Draghi sembrerebbe intenzionato a proseguire su questa strada. L’entrata in vigore potrebbe partire da febbraio.
Super green pass: la misura allo studio
Al momento, sono in corso approfondimenti tecnici per capire la portata dell’estensione del super green pass a lavoro. Preoccupa in particolare il settore privato, dove potrebbero esserci maggiori criticità e resistenze.
La soluzione prevalente, al momento, è l’estensione del super green pass per tutti i lavoratori, come vorrebbero anche i ministri Brunetta e Speranza. Tuttavia, il governo valuta anche l’obbligo vaccinale per alcune categorie di lavoratori, così da non estendere il super green pass a tutti.
Le misure per la scuola
In vista del Cdm del 5 gennaio preoccupa anche la situazione a scuola. Il ministro Bianchi nella serata di ieri ha insistito sulla necessità di non rinviare ulteriormente il rientro in classe, previsto al momento tra il 7 e il 10 gennaio. Per scongiurare la soluzione Dad per un numero crescente di alunni, sono allo studio anche nuove regole.
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Le classi potrebbero infatti passare alla didattica a distanza solo quando ci sono 4 o 5 positivi. La misura non riguarderebbe, tuttavia, gli alunni di età inferiore ai 12 anni, dove le regole attuali prevedono la didattica a distanza in presenza di due studenti positivi. La decisione finale arriverà nella giornata di oggi, al termine della conferenza delle regioni in programma per le 14.