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Bonus genitori separati in arrivo, fino a 800 euro mensili: a chi spetta

Bonus genitori separati
Bonus genitori separati in arrivo: fino a 800 euro mensili, ma non per tutti. Ecco cosa sarà necessario dimostrare per ottenere l'utile contributo.

Bonus genitori separati: è solo l’ultimo di una lunga lista di aiuti ideati nel corso dei mesi. Ma di cosa si tratta, nel dettaglio, e quando entrerà in vigore? Ecco tutte le informazioni utili.

Bonus genitori separati: cos’è?

Secondo quanto fino ad ora emerso, il Bonus genitori separati è un contributo da 800 euro mensili da riservare a quei genitori separati o divorziati che hanno subito ingenti perdite economiche durante e per via dell’emergenza sanitaria. 


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A chi verrà riservato?

Il bonus in questione, se ufficializzato, non spetterà a chiunque. Al contrario, questo è pensato per quei genitori separati e divorziati che vivono da soli e dimostreranno di far fatica a versare l’assegno di mantenimento per i figli all’ex coniuge con cui questi minori vivono.

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I genitori dovranno anche provare di aver cessato, ridotto o sospeso l’attività lavorativa a causa della pandemia, a partire dall’8 marzo 2020 e per almeno 90 giorni o con una contrazione di almeno il 30% del reddito rispetto a quello percepito nel 2019.

Bonus genitori separati: a cosa servirà?

Se ottenuta, come si potrà spendere la somma? Il bonus in questione servirà proprio ad aiutare quei genitori a garantire l’assegno di mantenimento a figli o ex coniugi. 

L’entrata in vigore

Si esplicita che il bonus in questione, dopo esser stato introdotto dal Decreto Sostegni, aveva subito uno stop per via dell’assenza di un decreto attuativo. Ma le cose potrebbero presto cambiare. Di fatto, l’emendamento è entrato nel decreto fiscale che ha già ottenuto l’approvazione dalle commissioni Finanze e Lavoro e che mercoledì 8 dicembre approderà in Aula.

Ad ogni modo, potrebbe risultare necessario attendere ancora per l’ufficiale entrata in vigore del bonus. Di fatto, perché questa subentri, servirà un decreto attuativo entro 60 giorni dalla legge di conversione del Decreto legge in materia fiscale. Solo così sarà possibile stabilire i requisiti e i criteri di verifica, oltre che le modalità per fare richiesta di erogazione dei contributi del Fondo.