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Sicilia a rischio “zona gialla”? Crescono i casi tra i bambini

Sicilia zona gialla
La maggior parte dei ricoverati sono persone non vaccinate, ma in Sicilia boom dei contagi tra i bambini: si va verso la zona gialla? I dati.

I dati dei nuovi positivi, in Sicilia, crescono sempre di più, così come aumentano i ricoverati in ospedale. L’aumento di richieste alla sala operativa Catania, Siracusa, Ragusa, infatti, è costante: la maggior parte dei ricoverati è senza vaccino e, alcuni di questi, ammettono ai sanitari che se potessero tornare indietro si farebbero iniettare il siero.

Ciò che preoccupa di più, però, è che in Sicilia, nell’ultima settimana, sono stati i bambini tra i 6 e i 10 anni i più colpiti dall’infezione, con un’incidenza di 80 casi ogni centomila.

Per questa fascia di età al momento non è previsto il vaccino, ma da metà dicembre, secondo quanto detto dal sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, anche in Italia dovrebbe iniziare la somministrazione del vaccino anti-Covid ai bambini fra i 5 e gli 11 anni: per questo, si attende il via libera dell’Ema.

Se da una parte si parla di vaccinare i bambini, dall’altra la Sicilia si mostra ancora non molto volenterosa di farsi vaccinare, tra no vax e no green pass. Nonostante ciò, comunque, si procede con la somministrazione delle terze dosi, sia nei punti fissi che, in alcune città come per esempio Palermo, con le iniziative in quartiere per quartiere.

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La Sicilia, inoltre, ha superato il limite dei 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti, rischiando di tornare in zona gialla. Questo rappresenta uno dei parametri per il cambio di fascia, ma per il cambio effettivo di colore i limiti da superare sono tre: 50 nuovi positivi ogni 100mila abitanti, 10% dei posti letto occupati in terapia intensiva e quello del 15 per cento di quelli occupati in area medica.