Dopo il caso di Antonella, la bambina della Kalsa di Palermo morta per aver partecipato alla “Blackout challenge“, il Garante della Privacy dispone un blocco su TikTok per tutti gli utenti la cui età è impossibile da verificare. Una decisione resasi necessaria per imporre un freno a situazioni come quelle che hanno sconvolto la Sicilia nei giorni scorsi.
TikTok: la decisione del Garante della Privacy
L’Autorità Garante della Privacy ha deciso che verranno sospesi tutti gli account “per i quali non sia stata accertata con sicurezza l’età anagrafica” sul social network cinese. Lo stop durerà fino al 15 febbraio, ma non è l’unica azione intrapresa. Entro quella data, verranno rilevate ulteriori valutazioni anche all’attenzione dell’Autorità irlandese, “considerato che recentemente TikTok ha comunicato di avere fissato il proprio stabilimento principale in Irlanda”.
“Il Garante – ricorda la stessa Autorità in una nota – già a dicembre aveva contestato a Tik Tok una serie di violazioni: scarsa attenzione alla tutela dei minori, facilità con la quale è aggirabile il divieto, previsto dalla stessa piattaforma, di iscriversi per i minori sotto i 13 anni; poca trasparenza e chiarezza nelle informazioni rese agli utenti; uso di impostazioni predefinite non rispettose della privacy”.
L’Autorità – si legge ancora nella nota- ha dunque vietato a Tik Tok l’ulteriore trattamento dei dati degli utenti “per i quali non vi sia assoluta certezza dell’età e, conseguentemente, del rispetto delle disposizioni collegate al requisito anagrafico”.
Blackout challenge: cos’è la sfida del soffocamento su TikTok
Il caso di Palermo: la morte della piccola Antonella
Due giorni fa, giovedì 21 gennaio, il caso che ha portato a questa decisione d’urgenza. Una bambina di dieci anni residente a Palermo si è chiusa nel bagno di casa per partecipare alla “Blackout challenge”, una sfida che simula il soffocamento, legandosi al collo la cintura di un accappatoio. Le cose sono degenerate e la piccola è andata prima in arresto cardiocircolatorio. Quindi, malgrado il ricovero d’urgenza all’ospedale “Cristina” di Palermo, i medici ne hanno dichiarato la morte cerebrale.
In seguito, la famiglia ha fatto sapere che avrebbe disposto la donazione degli organi della piccola, che salveranno 5 bambini. Nel frattempo, le forze dell’ordine stanno proseguendo con le indagini. È stata aperta un’inchiesta per istigazione al suicidio a carico di ignoti, e un tecnico informatico sta tentando di sbloccare il telefono della bambina, protetto da una password che conosceva solo lei.
Antonella era, malgrado l’età, molto attiva sui social. Aveva tre profili Facebook e una decina su Instagram, ma soprattutto era attiva su TikTok. Come racconta oggi il padre su Repubblica, “mia figlia a dieci anni aveva un sogno. Voleva diventare una star di TikTok e era sempre a caccia di like e di followers. Alla fine è andata proprio come voleva lei. Ma di certo non mi sarei mai immaginato questa fine terribile per un video”.