Attualità

Cashback Natale, ultimi giorni per richiederlo: ecco come

Lotteria degli scontrini
Cashback Natale: entro il 31 dicembre è possibile fare richiesta per ottenere un rimborso pari al 10% del totale speso in acquisti natalizi. Vediamolo nel dettaglio.

Ultimi giorni per poter richiedere Cashback Natale . Entro il 31 dicembre 2020, infatti, si potrà fare richiesta del rimborso del 10% sugli acquisti natalizi.

Cosa è necessario

Per poter aderire all’iniziativa, basta infatti scaricare l’app IO e utilizzarla con i propri dati personali SPID. Sarà necessario, tuttavia,  acquistare in negozi fisici o pagare alcuni servizi con carta di credito o con alcune app di pagamento.

La cifra da rimborsare

Si esplicita che, il Cashback Natale prevede un rimborso massimo di 150 euro ad acquisto per un valore complessivo di un importo pagato di 1.500 euro. L’iniziativa vuol favorire l’uso del pagamento tramite carta e dispositivi elettronici, a discapito di acquisti pagati con contanti.

Quando avverrà il rimborso

Quello di dicembre è stato un primo esperimento che si concluderà l’ultimo giorno dell’anno. Il rimborso sarà emesso nei prossimi mesi, entro 120 giorni a partire dall’1 gennaio 2021. Questa misura è stata largamente utilizzata dagli italiani. Infatti, secondo i dati ufficiali del governo, che sono stati pubblicati il 21 dicembre, si evidenzia che gli utenti che hanno aderito al programma  ammontano ad oltre 5,3 milioni. I pagamenti  già registrati sono 22 milioni, con un annesso e futuro rimborso di 37 milioni di euro.

Advertisements

Sfrutta i vantaggi di TEMU destinati agli studenti universitari per ottenere un pacchetto buono di 💰100€. Clicca sul link o cerca ⭐️ apd39549 sull'App Temu!

Ulteriori informazioni

Le spese collegate al Cashback Natale sono le più disparate: non solo acquisti e prodotti acquistati nei supermercati, bar e negozi, ma anche nei carburanti di benzina o per il pagamento dei servizi offerti dai liberi professionisti (come medici, specialisti, avvocati, elettricisti). Sono rimaste fuori dall’iniziativa le spese online e quelle emesse per conto di una partita iva o di un’impresa.

Vale la pena ricordare che l’uso diffuso del contante ha un costo per le casse dello Stato, che l’Osservatorio Mobile Payment ha stimato in 24 miliardi di euro all’anno. Una stima del possibile impatto del piano da 4,75 miliardi del governo per i pagamenti elettronici, che oltre al Cashback Natale prevede misure come la lotteria degli scontrini che partirà il primo gennaio, e il credito d’imposta per gli esercenti, è stata realizzata dalla Community Cashless Society Ambrosetti già a ottobre.

L’analisi, condotta a partire dall’esperienza di Paesi che hanno introdotto misure simili, prevede che il piano cashless possa portare a un gettito addizionale per lo Stato pari a 4,5 miliardi al 2025, grazie all’emersione del sommerso, e a un aumento dei pagamenti elettronici di 36,8 transazioni procapite.