News

Coronavirus Sicilia, meno casi ma troppi decessi: i dati dell’ultima settimana

tamponi
I dati mostrano una decrescita del numero di nuovi positivi al Coronavirus in Sicilia. Contunua a preoccupare, però, in numero alto di decessi, in aumento rispetto alla settimana prima.

I dati relativi alla settimana appena trascorsa sembrerebbero essere il segnale di come la seconda ondata di contagi da Coronavirus in Sicilia sia in discesa. I numeri forniti dalla Protezione Civile Nazionale, relativi all’Isola, mostrerebbero un miglioramento di molti degli indicatori, in particolar modo, se rapportati alla settimana precedente. Restano ancora alti, tuttavia, i decessi. Vediamo nel dettaglio, dunque, l’andamento dell’epidemia da Covid-19 in Sicilia.

Le statistiche isolane mostrano come l’impennata dei nuovi contagi starebbe scemando, con un numero di nuovi positivi pari a 9419, un valore ancora notevole ma comunque più basso del 18% rispetto alla settimana prima. Scende, tuttavia, anche il numero di tamponi processati, un 13% che va a scontrarsi con il 17% della settimana precedente. In riferimento ai tamponi effettuati, a ogni modo, la percentuale di positivi si aggira intorno al 21%.

La quota degli attuali contagiati, quindi, ammonta a 40484, 3322 casi in più della settimana precedente. Attualmente ricoverati si trovano 1763 pazienti, dei quali 241 sottoposti alle cure dei reparti di Terapia Intensiva. Si tratta di un dato incoraggiante, se si considera come siano diminuiti di 75 in sette giorni, mentre il numero di guariti, pari a 20558, è più alto di 5777 unità rispetto alla settimana prima.

Il dato preoccupante, tuttavia, resta il numero dei deceduti, pari 1506, facendo registrare un incremento di 320 pazienti morti durante la settimana appena conclusa. Il tasso di letalità, pertanto, si aggira intorno al 2,4%.

Advertisements

Sfrutta i vantaggi di TEMU destinati agli studenti universitari per ottenere un pacchetto buono di 💰100€. Clicca sul link o cerca ⭐️ apd39549 sull'App Temu!


Sicilia zona gialla, le nuove regole: ecco cosa cambia