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Coronavirus in Sicilia: dichiarata una nuova “zona rossa”

Due infermieri eseguono il tampone per il coronavirus
Coronavirus in Sicilia: istituita la prima "zona rossa" dopo il lockdown. Si tratta delle quattro strutture della missione Speranza e Carità di Biagio Conte.

La prima “zona rossa” in Sicilia dalla fine del lockdown non è una città, ma le quattro strutture della “Missione Speranza e Carità” di Biagio Conte, a Palermo. Le strutture ospitano oltre 700 persone e tra ieri e oggi sono già stati registrati 37 positivi al Coronavirus. Le zone “off limits” sono le strutture di via Decollati, via Giuseppe Garibaldi e via Archirafi.

Un provvedimento resosi necessario per contrastare al meglio l’incremento dei casi, in una zona delicata come il palermitano, dove nella giornata di ieri il bollettino riportava 70 nuovi contagi e gli ospedali sono già sotto stress. La decisione è stata adottata dopo un vertice con l’assessore alla Salute Ruggero Razza e il direttore generale dell’Asp di Palermo Daniela Faraoni, che hanno esaminato l’andamento del contagio e la pericolosa promiscuità all’interno delle strutture. La situazione, inoltre, è stata peggiorata dal fatto che la quasi totalità degli ospiti asintomatici ha rifiutato di farsi trasferire al Covid Hotel San Paolo. per la quarantena obbligatoria.

Adesso, l’ingresso e l’uscita dai centri sarà limitato solo gli operatori sanitari e socio-sanitari e al personale impegnato nella assistenza alle attività inerenti l’emergenza. A garantire la effettività dell’ordinanza di Musumeci, adottata ai sensi dell’articolo 3 del Dl 25 marzo 2020 n.19, dovranno essere le forze dell’ordine, all’esterno delle strutture. Nei quattro Centri della Missione già ieri sono stati inviati gruppi tecnici dell’Azienda sanitaria della Regione per verificare la piena osservanza delle misure di prevenzione e quattro squadre Usca per sottoporre a tampone rapido gli oltre settecento ospiti.


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