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Bonus vacanze: sarà un fallimento?

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Bonus vacanze: secondo un'indagine, l'incentivo sembra destinato a fallire in partenza. Diverse le ragioni che stanno alla base di questo osservazione.

Una delle soluzioni previste dal decreto Rilancio è quella del bonus vacanze, ma sembrerebbe che solo pochi potranno usufruire di tale detrazione. Infatti, secondo un’indagine condotta da Swg con Confesercenti solo 2 su 10, il 21% per l’esattezza, vorrebbe usufruire del Bonus. Il 51% degli intervistati, invece, ha dichiarato di non aver ancora preso una decisione a tal proposito e il 28% è incerto.

Bonus vacanze: quanto vale

Se la famiglia è composta da almeno tre persone, l’incentivo può arrivare ad un massimo di 500€, che scendono a 300€ in caso di due componenti e 150€ per i singoli. Si potrà utilizzare l’agevolazione per l’80% sotto forma di sconto per il pagamento del servizio turistico e per il restante 20% come detrazione fiscale in sede di dichiarazione dei redditi. Le spese inoltre dovranno essere sostenute in un’unica soluzione per i servizi emessi da una singola struttura ricettiva e dovranno essere verificate tramite fattura, documento commerciale o scontrino/ricevuta fiscale emesso dal fornitore. Dovrà altresì essere presente sul documento il codice fiscale di chi ha usufruito del bonus.

Bonus vacanze: fallimento in vista?

È l’interrogativo che cominciano a farsi in molti.  La maggioranza degli intervistati ha confessato di non essersi informata adeguatamente o di avere poco chiari termini e condizioni previste dalla manovra per poterne fare richiesta. Tra l’altro, il Ministero non ha ancora messo a disposizione l’app tramite cui si potrà richiedere l’incentivo, situazione analoga al Bonus Mobilità che scatenato il boom di vendite di biciclette e monopattini elettrici.

Quando l’app sarà pronta, sarà necessario avere un’identità digitale SPID o la carta d’identità elettronica, documenti digitali che non tutti ancora hanno e che, di conseguenza, creeranno disparità.

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Bonus vacanze: come ottenere lo SPID

Per ottenere lo SPID è innanzitutto necessario essere maggiorenni. Inoltre, differenti i documenti necessari per chi risiede in italia o all’estero. Per quest’ultimi, infatti, si specifica che serve, tra le altre cose, un documento di identità italiano valido e il proprio codice fiscale. Invece, chi ha la residenza in Italia ha bisogno di:

  • Un indirizzo e-mail;
  • il numero di telefono del cellulare che si usa normalmente;
  • un documento di identità valido (uno tra: carta di identità, passaporto, patente);
  • tessera sanitaria con codice fiscale.

Dopodiché, bisognerà registrarsi su uno tra gli 8 identity provider riconosciuti dal ministero dell’Interno, inserendo dati anagrafici, credenziali SPID ed effettuando il riconoscimento. I tempi di rilascio variano a seconda dell’identity provider selezionato.

Come scegliere, quindi, tra gli otto identity provider? Innanzitutto, bisogna tenere a mente che ciascuno ha livelli di sicurezza differenti. Inoltre, non tutti effettuano il riconoscimento in forma gratuita. Alcuni suggerimenti per orientarsi nella scelta sono: scegliere in base al livello di sicurezza SPID necessario; ricordare che, se si è già clienti di un identity provider, il processo di riconoscimento potrebbe risultare più semplice; comodità della modalità di riconoscimento (di persona, tramite Carta d’Identità Elettronica (CIE)*, Carta Nazionale dei Servizi (CNS), Firma Digitale o tramite webcam). Per sapere quali sono gli identity provider, basta recarsi sul sito https://www.spid.gov.it/richiedi-spid#accordion-sielte.

Dopodiché, una volta ottenuto il proprio SPID, sarà possibile richiedere il bonus vacanze.

Leggi anche: “Bonus vacanze 2020: chi può richiederlo e quando usarlo”