Un premio in busta paga per quanti abbiano lavorato durante il mese di marzo, in piena emergenza Coronavirus: è quanto previsto dall’articolo 63 del Decreto legge 18/2020.
Il bonus ammonterebbe ad un massimo di 100 euro ma la somma specifica è proporzionata alle ore lavorabili contrattualmente in quel mese. Andrebbero esclusi i giorni di malattie o ferie né verrebbero conteggiate nemmeno le giornate di assenza per aspettativa senza corresponsione dei assegni.
Il premio riguarderebbe i lavoratori che hanno svolto la propria attività presso la sede di lavoro: non è riservato, dunque, a coloro che abbiano attuato smart working.
In realtà, va fatta una precisazione che permetterebbe un’ulteriore scrematura: i 100 euro (massimi) andrebbero soltanto ai lavoratori con reddito complessivo da lavoro dipendente per il 2019 non superiore a 40mila euro.
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Secondo le ultime indiscrezioni, il premio verrà ricevuto dai lavoratori dal mese di aprile e, comunque, entro il termine di effettuazione delle operazioni di conguaglio di fine anno.