Ospiti di fama internazionale, dalle star di Hollywood come Johnny Galecky e Giancarlo Esposito, a idol del Sol Levante, come Shiyoon Kim, tra character design di Big Hero Six. In mezzo tanti ospiti di lusso da tutto il mondo, eccellenze italiane, cosplayer elaboratissimi e semplici appassionati o curiosi. Alle ore dieci di stamattina è ufficialmente iniziata la nona edizione dell’Etna Comics, la manifestazione fieristica per appassionati di fumetti, videogiochi, cinema, serie TV e chi più ne ha più ne metta.
“C’è davvero il mondo intero tra le mura delle Ciminiere”, come dichiara il direttore dell’Etna Comics, Antonio Mannino, ai microfoni di LiveUnict. Sono passati nove anni dall’inizio, dalla prima edizione, e di anno in anno l’evoluzione è stata sotto gli occhi di tutti. Anche quest’anno, naturalmente, le novità non mancano. “Ogni anno è una rivoluzione – aggiunge Mannino –. Vi racconto quelle principali: Etna Comics in città, l’evento che si sta svolgendo attualmente a Villa Pacini di fronte alla Porta Uzeda, la villa Varagghi, è un evento gratuito, sono le pillole di Etna Comics, il fuori-salone della cultura pop”.
Alle undici ha avuto inizio la conferenza inaugurale presso la Sala Galatea, in uno dei tanti padiglioni dove si terranno gli eventi principali della fiera catanese del fumetto. Tra i relatori, oltre al direttore Antonio Mannino, anche Lelio Bonaccorso, disegnatore messinese che ha curato la quarta di copertina (o, come ha voluto scherzosamente definirla il direttore, la “variant”) del programma di quest’anno, Enrico Scarpello Lucania, direttore dell’area comics, Marco Grasso, curatore dell’area mostre, e Simone Bianchi, matita italiana di casa Marvel che quest’anno ha regalato alla manifestazione il volto di Gammazita.
“[Mannino] tra i vari miti catanesi esistenti mi parla di Gammazita, mi racconta del pozzo colorato per sempre dal sangue del sacrificio della giovane… da lì ho capito che sarebbe stato il personaggio che volevo dipingere”, dichiara il disegnatore a proposito della copertina di quest’anno.
Il rapporto di Bianchi con l’Etna Comics, del resto, non nasce ieri. È una storia lunga quella che lega l’artista alla fiera fumettistica catanese, nata con gli albori stessi di questa manifestazione. Un rapporto che, come afferma il disegnatore, è “cementato”. “Ne ho saltata una al secondo anno perché era nato il mio primogenito – aggiunge ai microfoni di LiveUnict a proposito del suo rapporto con l’Etna Comics –, ma per il resto sono venuto ogni singolo anno e con il passare del tempo siamo diventati molto amici con tutto lo staff. E devo dire che anche i ragazzi, gli appassionati, tutti hanno un grande rispetto per il nostro lavoro e un calore che è molto difficile da ritrovare”.
Ma non è solo la fiera del fumetto ad aver conquistato il cuore lucchese del fumettista. “A Catania vengo sempre con allegria e torno ancora più allegro – ammette con piacere -. Devo dire anche che, per chi fa il nostro lavoro, rendersi conto che ci sono lettori e appassionati che apprezzano quello che facciamo con tanto calore ti fa tornare a casa con ancora più voglia di dipingere, disegnare e spremerti creativamente per dare tutto quello che vuoi quando hai questo tipo di reazione”.
Al termine della presentazione, i membri dell’associazione culturale Gammazita hanno concluso con il “cunto” della leggenda della giovane siciliana che è diventata un simbolo della resistenza contro i soprusi dei francesi durante la dominazione angioina.
Articolo a cura di Silvia Di Mauro e Domenico La Magna.
Foto di Maria Regina Betti.