Un lungo percorso iniziato nel 2014 si รจ concluso ieri ad Acireale con un risultato che non poteva essere migliore: il limone dell’Etna ha ottenuto il riconoscimento Igp e si sta avviando l’iter che in sei mesi lo porterร ad essere iscritto all’albo dell’Unione Europea.
Si tratta di un importante passo per l’economia delle zone interessate dalla coltivazione dell’agrume tra le quali spicca Acireale ma anche altri comuni limitrofi come Aci Castello, Aci Sant’Antonio, Giarre, Mascali, Santa Venerina e molti altri della fascia ionica, per un totale di 16 comuni. Questo riconoscimento potrebbe incentivare la commercializzazione del limone che sponsorizzerebbe di riflesso anche il territorio.
Il limone dell’Etna viene coltivato fino a 400 mt s.l.m. su circa 2000 ettari ed รจ un prodotto di grande qualitร , con caratteristiche organolettiche non indifferenti, utilizzato moltissimo per diversi scopi. Entro un mese il tutto apparirร sulla Gazzetta Ufficiale e in sei mesi avverrร il passaggio all’albo comunitario.
Il lavoro รจ stato svolto principalmente dall’associazione “Limone dell’Etna” che comprende i comuni precedentemente citati e che proseguirร questo percorso verso la valorizzazione di un prodotto di qualitร .ย Loro caratteristica principale รจ la tecnica della “forzatura” o “secca”, che da origine alla produzione spesso prevalente dei frutti fuori stagione meglio noti come verdelli. Il presidente dell’associazione Renato Maugeri si รจ dichiarato soddisfatto e fiducioso e in merito ai guadagni sostiene che oggi si raggiungano i 30mila euro di fatturato da un ettaro con spese di 10mila euro. Di sicuro il riconoscimento potrร solo migliorare questi guadagni, e le aziende sono pronte ad intraprendere con trasporto questo percorso.