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Turismo a Catania: alla scoperta delle eccellenze artigianali della città e del territorio

La Sicilia, terra di traffici e commerci fin dall’antichità quando le navi cariche di spezie partivano dall’Oriente dirette verso la Spagna e l’Italia, mentre dalle regioni più occidentali dell’Europa e dalle coste africane prodotti di mille colori attraversavano il Mediterraneo per attraccare nei porti sicuri della Trinacria. La storia della Sicilia si è costruita secolo dopo secolo lungo queste antiche rotte seguite da mercanti e avventurieri così come da artisti, filosofi e abili artigiani che giungevano sull’isola per trovare ospitalità nelle regge degli antichi aristocratici.

È questo connubio tra arte, storia e commercio che ha reso così importante la cultura e l’artigianato siciliano e in particolare quello dell’area di Catania, alle pendici dell’Etna dove natura e tradizioni esprimono tutta la loro antica fierezza nel territorio catanese.

Partire alla volta di Catania è oggi diventato molto più semplice di un tempo. Ci si può imbarcare dai vari porti lungo la penisola e viaggiare comodamente in cabina per raggiungere la città. Oppure soluzione ancora più rapida, ma forse meno romantica, è sufficiente prendere uno dei tanti vettori delle compagnie low cost e atterrare all’aeroporto di Catania, situato a soli dieci chilometri dal centro della città. La comodità del viaggio non dovrebbe però trarre in inganno il turista, visto che alla leggerezza della partenza non sempre corrisponde un bagaglio altrettanto leggero per il ritorno. La ragione è semplice. In un viaggio a Catania, Caltagirone, Gela o Paternò non possiamo davvero rinunciare agli acquisti di tutti quei prodotti artigianali così caratteristici del territorio e che hanno reso quest’area celebre in tutto il mondo. Ceramiche, oggetti in pietra lavica e splendidi pupi che se alleggeriscono il cuore con le loro raffinate lavorazioni, appesantiscono indubbiamente il bagaglio.

Rinunciarci, allora? Neppure per sogno visto che a differenza degli antichi viaggiatori possiamo oggi contare su servizi di consegna più economici, sicuri e affidabili. Un’occhiata al web e troviamo ad esempio la piattaforma Packlink che da anni garantisce ai propri utenti una vasta scelta di corrieri tra cui UPS, le cui tariffe sono rimaste invariate dal 2016 sulla piattaforma Packlink. Basta cercare il corriere UPS su Packlink e i vostri prodotti artigianali del territorio siciliano arriveranno a casa sani e salvi, risparmiando anche sulla spedizione.

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Ma quali sono le migliori località in cui scoprire l’essenza dell’artigianato siciliano durante una vacanza nella provincia di Catania?

Senza dubbio il capoluogo è il punto di partenza privilegiato per iniziare la nostra visita. Il suo centro storico in stile barocco è stato dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO e un perfetto esempio ne è il raffinatissimo Palazzo Biscari: residenza privata fatta costruire dalla famiglia Paternò nel Seicento. Possiamo poi proseguire verso i tre monumenti più importanti del centro storico, vale a dire la Fontana dell’Elefante, la Cattedrale di Sant’Agata e la Fontana dell’Amenano. Lungo questo itinerario che può essere percorso agevolmente a piedi, avremo modo di ammirare uno dei prodotti più caratteristici dell’artigianato cittadino: i pupi. Una tradizione quella dei pupari che risale all’Ottocento con rappresentazioni di cavalieri, dame e principi. Le marionette possono essere adatte ai bambini oppure costituire un pezzo d’arredamento unico  per la vostra abitazione.

Spostandoci verso nord ci avviciniamo all’Etna per addentrarci nel Parco omonimo per una visita nell’anima stessa del territorio catanese. Portate con voi un paio di scarponcini da trekking, abbigliamento comodo e zainetto. Le escursioni possono essere preparate con facilità consultando il sito del parco che fornisce tutte le informazioni necessarie per la vostra visita. Ritroviamo le suggestioni del parco nei tanti borghi che lo circondano, così come a Catania dove la lavorazione della pietra lavica ha raggiunto raffinatezze sublimi, classico esempio ne è l’elefante dell’omonima fontana a Catania.

Se siete interessati all’acquisto di questi prodotti dall’artigianato catanese, le mete ideali sono però i paesi di Giarre e Paternò: il primo trenta chilometri a nord di Catania, lungo la costa, mentre il secondo si trova a venti chilometri verso ovest, nell’entroterra. Uno dei maestri più creativi di quest’arte fu Barbaro Messina che inventò la maiolicatura della pietra lavica rendendo questo materiale utilizzabile in contesti inaspettati.

Procedendo verso sud ovest dopo un viaggio in auto di circa un’ora raggiungiamo la città di Caltagirone, capitale siciliana della lavorazione della ceramica. Prima di avventurarci nelle botteghe della città concediamoci del tempo per ammirare la splendida Corte Capitaniale, nobile edificio costruito a cavallo tra Seicento e Settecento con raffinati portali che si alternano alle finestre. Possiamo poi proseguire verso la Scalinata di Santa Maria del Monte decorata con mattonelle in ceramica policroma e dalla cui sommità si ammira un panorama mozzafiato dell’intera città.

Arriviamo infine al Museo della Ceramica nelle cui sale troviamo oggetti che vanno dal IV secolo a. C. fino al Settecento. Dovesse venirvi voglia di acquistare ceramiche locali non farete fatica a trovare nelle numerose botteghe del centro storico l’oggetto che fa per voi. Dai vasi ai piatti passando per creazioni originali tutte realizzate con l’argilla locale e impreziosite dal genio degli artigiani di Caltagirone.

A pochi chilometri dalla costa, a nord di Catania incontriamo il borgo di Aci Sant’Antonio. È questo il luogo in cui una delle eccellenze artigianali della Sicilia è da secoli prodotta. Si tratta del carrettu, iscritto nel Registro delle eredità immateriali della Sicilia. Grazie a nomi di celebri artigiani la città è diventata simbolo mondiale di un oggetto alla cui realizzazione collaboravano falegnami, pittori, intagliatori e fabbri. Oggi è diventato un oggetto unico d’arredamento e una visita alla città di Aci Sant’Antonio vale davvero la pena per scoprire nelle botteghe artigiane quest’arte antica che ancora oggi si tramanda di padre in figlio.