Università di Catania

Università, arriva il primo corso di laurea in Gastronomia

Nell’era della celebrazione del "food" a tutto tondo, la Federico II di Napoli ha deciso di inaugurare un corso di studi in Scienze gastronomiche mediterranee. Tra i docenti anche chef rinomati ed esperti del settore.

La gastronomia, ai giorni nostri, ha invaso ogni campo della quotidianità. Chef e cuochi ed esperti gastronomi, un tempo relegati a cucine e ristoranti, diventano oggi vere e proprie star della televisione, i programmi di cucina proliferano e sono sempre più seguiti dal pubblico.

Nell’era della celebrazione del “food a tutto tondo, non soltanto come bisogno primario o rito quotidiano, ma anche come intrattenimento e campo d’interesse comune, la Federico II di Napoli ha deciso di avviare un corso di studi che avrà come protagonista proprio lui, il cibo.

Il corso, la cui definizione completa è Scienze gastronomiche mediterranee, farà capo al dipartimento di Agraria, e vedrà tra le fila del suo corpo docente chef rinomati ed esperti del settore, tra cui Alfonso Iaccarino, Nino di Costanzo e Gennaro Esposito.

Inoltre, non si tratterà di un semplice corso di cucina, ma riguarderà tutti gli aspetti della filiera gastronomica, dalla promozione del brand alle nozioni di economia di gestione, dalla comunicazione attraverso i social network alle conoscenze di management imprenditoriale e alla promozione della dieta mediterranea. Il corso, pertanto, punterà non a formare chef o ristoratori, bensì esperti a tutto campo che riescano a portare in alto la bandiera dell’enogastronomia italiana anche nel mondo.

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Per poter fare tutto ciò l’università ha, quindi, siglato una partnership con “Eccellenze Campane“, la struttura di via Brin creata dall’imprenditore Paolo Scudieri, che metterà a disposizione laboratori, attrezzature, un birrificio, un laboratorio di pasticceria, un caseificio, un centro di micro-vinificazione e diverse sale di ristorazione. Il terzo anno, inoltre, gli studenti potranno gestire un ristorante aperto al pubblico, quello di via Brin per l’appunto, mettendosi alla prova nelle vesti di veri e propri imprenditori del settore alberghiero.