In una settimana calda come quella che ha coinvolto il mondo del calcio, in seguito alle turbolente discussioni attorno ai tifosi della Lazio per l’indecente messaggio antisemita, c’hanno pensato i tifosi della Reggina a raschiare il fondo.
Durante l’attesa partita tra la squadra calabrese ed il Calcio Catania al Granillo, terminata con la vittoria dei padroni di casa, i tifosi amaranto si sono resi protagonisti (in negativo) per aver esposto ad inizio secondo tempo un mega striscione, sul quale campeggiava la frase: “Nessun elefante vi protegge…prima o poi la lava vi distrugge“. Sullo sfondo del lenzuolo campeggiava l’Etna in eruzione, con la città ai suoi piedi ricca di palazzi e croci, quasi a voler simulare un cimitero.
Il fermo immagine, tratto dal live video del portale web Eleven Sport (ex Sportube) che trasmetteva la partita, non ha lasciato scampo a dubbi. Le stesse telecamere si sono soffermate nell’immagine per meno di una manciata di secondi, non ritornando sullo striscione che è stato ignorato anche dal telecronista (di casa?!).
Il gioco, tra l’altro, è stato interrotto per il lancio ripetuto di fumogeni sul terreno verde, dopo l’ingresso allo stadio dei tifosi ultrà della Reggina, in protesta nei primi 45 minuti di gioco. Dopo l’intifada siracusana, il portiere catanese Pisseri ha assistito da pochi passi all’affumicata calabrese, ben più fastidiosa e irritante della stessa ‘nduja.
A questo punto ci si chiede: la curva amaranto verrà perdonata o punita terribilmente con la pericolosa multa da 2.500 € come quella siracusana? Alla giustizia sportiva, a volte opinabile, l’ardua sentenza…