Attualità Università di Catania

Radio Zammù, venerdì l’ultima puntata di “Terremoto. Il giorno prima”

Logo Radio ZammùVenerdì 6 febbraio, alle 15, sulle frequenze di Radio Zammù (101 FM e in streaming su www.radiozammu.it), andrà in onda la sesta e ultima puntata del programma “Terremoto. Il giorno prima”, un ciclo di trasmissioni dedicate alla cultura della prevenzione antisismica, realizzato dallo staff della radio dell’Università di Catania in collaborazione con il Centro di iniziative e studi per la prevenzione antisismica “Giovanni Campo”.

Ospiti della puntata saranno Sergio Bianchi, padre di uno degli studenti morti a causa del sisma dell’Aquila, il geologo Michele Orifici e il giornalista Rai Umberto Braccili, autore del libro “Macerie dentro e fuori”.

Questi i contenuti della trasmissione:

6° puntata “Studenti sotto le macerie” – venerdì 6 febbraio 2015 –ore 15

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Preceduto da una lunga serie di scosse, la notte del 6 aprile 2009 un terremoto di magnitudo 6,3 Richter colpì il territorio abruzzese e ampia parte dell’Italia centrale, con conseguenze devastanti.

Il bilancio finale del sisma aquilano fu di 308 morti e 1.178 feriti tra italiani e stranieri e oltre 10 miliardi di euro di danni stimati. Quella maledetta notte crollò anche una parte della Casa dello studente dell’Aquila, ma rimasero sotto le macerie anche altri 55 studenti universitari fuori sede, che occupavano temporaneamente abitazioni private in affitto.

Nicola Bianchi, 23 anni, iscritto al secondo anno di Scienze biotecnologiche, era uno di questi. Suo padre, Sergio Bianchi, il geologo Michele Orifici e il giornalista della Rai Umberto Braccili, autore del libro “Macerie dentro e fuori”, ci fanno rivivere in questa puntata la terribile esperienza del sisma dell’Aquila e le iniziative promosse dall’Avus, l’associazione delle vittime universitarie del terremoto aquilano, sorta per tenere vivo il ricordo dei ragazzi scomparsi e per promuovere la tutela e la sicurezza degli studenti universitari con iniziative mirate alla prevenzione antisismica.