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Catania – Case e palazzine infestate da fantasmi, ecco la testimonianza di un giornalista

ROMA-C195

Il ghost hunter catanese Cirino Cristaldi ci racconta una nuova storia di fantasmi.

Da qualche tempo circolano storie su presunte case e palazzine catanesi infestate dai fantasmi. A raccontarle è un giornalista e scrittore catanese, Cirino Cristaldi, che di recente si è imbattuto in testimonianze su questi avvenimenti surreali.

Cirino in passato ha curato una sezione dei giornali La Voce e L’urlo Magazine, occupandosi proprio di queste storie che hanno luogo nel catanese. A passare alla ribalta sono state due storie raccontate da Cirino sul giornale ResaPubblica, aventi come protagoniste una vecchia villa di Mascalucia e una palazzina di Via Quartararo, presso il quartiere Barriera del Bosco di Catania.

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Per i più curiosi, ecco che Cirino si racconta agli amici di Liveunict.

Da quanto e come mai ti sei avvicinato al mondo ultraterreno?

«Mi sono avvicinato all’investigazione e alla conoscenza del mondo dell’ultraterreno da ragazzino. Sentir parlare di storie di fantasmi e leggende metropolitane non mi terrorizzava, ma mi spingeva a chiedermi se c’era del vero dietro certe dicerie o racconti. Così, man mano è nata la voglia di scoprire questo mondo tenebroso e allo stesso tempo così pericolosamente affascinante».

Credi nella vita dopo la morte? 

«Questa è una delle classiche domande che ognuno di noi si è fatto almeno una volta. Da scettico e studioso sono parecchio riluttante di fronte a tesi che non possono essere provate, ma è anche vero che esistono avvenimenti e testimonianze su fatti che difficilmente la nostra logica può comprendere e a cui è del tutto impossibile dare una spiegazione. Ciò, spesso mi fa pensare che esiste una sorta di vita dopo la morte».

Qual è lo scopo dei tuoi articoli?

«I miei articoli non hanno un vero e proprio scopo. Il mio obiettivo principale è quello di raccontare storie ed episodi che esulano dalla normalità, episodi che appunto afferiscono alla sfera del paranormale. Raccontare per porre delle domande e per far luce su un lato della sperimentazione scientifica ancora oscuro e inesplorato per certi versi. E poi si sà, la curiosità da sempre spinge l’uomo a fare nuove scoperte e chissà se un giorno non riusciremo a dare una risposta ad uno dei quesiti più enigmatici della nostra esistenza, appunto se ci sia o meno una vita dopo la morte».

Hai una storia inedita da raccontarci?

«Riporto la testimonianza di Giacomo che, ancora sbalordito anche a distanza di anni, ricorda una notte che non ha dimenticato. Giacomo è un ragazzo di Catania e l’evento in questione è accaduto a Barriera del Bosco, in via Pietro Novelli: ‘Era notte fonda. Scesi dal letto percorrendo il corridoio che portava in cucina per bere un sorso d’acqua. Nulla di particolare, nulla di così eclatante. Se non che quella notte non avevo acceso nessuna luce, come mia abitudine. Arrivato dinnanzi alla porta della cucina accadde, però, qualcosa di traumatizzante: davanti ai fornelli c’era la figura luminescente di un’anziana donna. Questa, accortasi di me, si girò come per guardarmi. Io terrorizzato rimasi impietrito, quasi paralizzato. Le mie corde vocali si erano raggelate. Poi un istante dopo la figura evanescente si avvicinò fissandomi e mi scagliò contro qualcosa simile ad un scarpa colpendomi alla testa». Scappai velocemente verso il letto e mi rifugiai sotto le lenzuola seppur ci fossero circa 30 gradi (era piena estate). La cosa più sconvolgente avvenne la mattina seguente quando mia madre, accortasi di qualcosa sulla mia fronte, mi fece notare il grosso bernoccolo che mi ero procurato‘». 

Che fosse stato un sogno o meno, Giacomo crede che qualcosa di paranormale esista, magari è inspiegabile e non un frutto della nostra contorta immaginazione.

A proposito dell'autore

Serafina Adorno

Classe 1989. Dalle sabbie dorate agrigentine e dalla bianca scala dei turchi si è trasferita a Catania per intraprendere i suoi studi e iniziare a dare forma ai suoi sogni. Laureata in Lingue e letterature comparate, lavora nella comunicazione e nei Festival del cinema.