Whatsapp sembra essere in continuo cambiamento e questa volta le notizie potrebbero non piacere agli amanti delle chat di gruppo silenziose. Il sistema di messaggistica istantanea più utilizzato al mondo ha introdotto una nuova opzione, molto vicina a quella utilizzata su Facebook e Twitter, che permette di taggare gli amici ai quali ci si rivolge all’interno di un gruppo. Non potrà più
Nell’era dei social si condivide almeno una foto al giorno nei social network più utilizzati (Facebook, Twitter e Instagram) ma la domanda che gli utenti si pongono è: Condivido questa foto? La riposta arriva da parte dell’app ideata per rispondere direttamente a questo quesito: Post or not. Si chiama “Post or not” l’app che consiglia cosa condividere. Il consiglio è
Una notizia delle ultime ore direttamente dall’account Twitter @iOSAppChanges: secondo il team di sviluppatori, infatti, è in atto un lavoro sull’applicazione Facebook Messenger. Da qualche giorno il team ha iniziato a testare i messaggi che si autodistruggono. Come già avviene su Telegram e Snapchat, dove foto, video e chat si autodistruggono in automatico. I tecnici al cospetto di
Si è aperta ieri l’edizione 2016 della #MuseumWeek 2016, la terza per l’appunto, che durerà dal 28 marzo al 3 aprile e si terrà proprio in rete. Infatti l’obiettivo è quello di promuovere e far circolare cultura e arte su Twitter tramite apposite parole incentrate su temi che riguardano la tutela e l’esaltazione della cultura, della memoria del patrimonio culturale, ma
Twitter e i social network convertono la loro home all’algoritmo di Facebook, non più cronologico ma basato sui gusti e sul gradimento dell’utente. Il social network più usato è senza alcun dubbio Facebook e, senza paura di essere smentiti, possiamo assolutamente dire che tutte le scelte tecniche e di marketing fatte da Mr. Zuckerberg si sono rivelate bene o male vincenti. Il mondo di
Umberto Eco, invitato all’Università di Torino dove ha ricevuto la laurea honoris causa in Comunicazione e cultura dei media, ha tenuto una profonda riflessione sul ruolo dei social network per la nostra generazione e oggi per commemorare la sua dipartita non possiamo non riascoltare le sue parole. Il Professore e scrittore ha affermato che i social danno “diritto di parola a legioni di
Mtv chiude. La notizia è stata diffusa ieri ed ha fatto il giro dei social network: su Twitter, ad esempio, si è scatento l’hashtag #AddioMTV, lo storico canale che ha tenuto compagnia a generazioni e generazioni di giovani. A partire da oggi, vi sarebbe stato un cambio di brand per il canale, che appartiene alla Nuova Società Televisiva Italiana del gruppo Sky Italia: da Mtv8 si doveva
Una notizia riportata dal Daily Mail che ha lasciato gli italiani con il fiato sospeso. Secondo quanto si legge, gli hacker di Anonymous hanno affermato di aver sventato un attacco terroristico dell’Isis proprio in Italia. Gli attivisti hanno dato annuncio tramite un tweet, come loro usanza, dal loro account Twitter ‘Operation Paris‘ (#OpParis). Questo il testo del messaggio:
“Loro vivono della nostra paura, sperano che attraverso le loro azioni possono ridurci tutti al silenzio, farci piegare e rintanare nella paura. Ma ciò che in molti dimenticano, compresi loro, è che ci sono molte più persone nel mondo contro di loro che con loro. E questo è l’obiettivo di questa rivolta di massa: l’11 dicembre mostreremo all’Is che non abbiamo paura, non ci
Secondo le ultime statistiche, un candidato su tre non viene assunto per uso improprio dei social network. I social network, oltre ad essere piattaforme virtuali che mettono in contatto persone provenienti da varie parti del Mondo tra di loro, sono anche in parte specchi di ciò che siamo. In base a ciò che pubblichiamo, che ci piace o che condividiamo, gli altri si fanno un’idea, più o meno
Li usiamo tutti i giorni, spesso su alcuni di essi accediamo decine di volte al giorno. Che cosa? I siti web. Ne conosciamo la grafica a memoria e notiamo ogni piccolo aggiornamento che viene apportato, ma quanti di noi conoscono l’interfaccia che avevano agli albori? Ci viene difficile pensare ad un sito web come a qualcosa che cresce, ma è così: essi si evolvono per adattarsi meglio alle
Il social network, uno tra i più usati al mondo, introdurrà un grande cambiamento alla sua policy che richiede agli iscritti l’utilizzo di “nomi autentici”. Il manager Alex Shultz ha annunciato, tramite una lettere ad organizzazioni per diritti civili, che verrà data la possibilità di utilizzare pseudonimi e soprannomi. La scelta è stata fatta a seguito della protesta delle comunità Lgbt e dei
Ormai anche grazie alla connessione internet a portata di smartphone, i social network fanno parte della nostra vita quotidiana e ne facciamo anche un uso abnorme. Al punto tale che alcuni confondono la vita reale con quella virtuale. Questo video, realizzato dalla youtuber Emma Blackery, ci mostra come sarebbe uscire a cena con i vari social network e come potrebbero comportarsi in questa
“Sorry, something went wrong. We’re working on it and we’ll get it fixed as soon as we can“, è questo il messaggio che si legge se si cerca di aprire la propria pagina facebook. Ancora problemi di stabilità al server pare ed ennesimo down del social network più popolato del mondo. Ed intanto è balzato primo in classifica su twitter l’hashtag #facebookdown, con la
I social network sono ormai parte integrante del web e della società moderna. Nonostante sia indiscussa la loro elevata diffusione e popolarità nel mondo odierno, lo stesso non si può della loro effettiva utilità, unica qualità in grado di elevarli dallo stato di semplice centro di aggregazione digitale e, molto più spesso, centro di pubblico pettegolezzo. Di social network ne esistono
Spesso il male di vivere ho incontrato / era il rivo strozzato che gorgoglia / era l’incartocciarsi della foglia / riarsa, era il cavallo stramazzato. Al giorno d’oggi, purtroppo, sono sempre di più coloro i quali si identificano con quell’io montaliano che ha conosciuto frequentemente la sofferenza dello stare al mondo, quel disagio provato da chi sente di non appartenere al
Che i social siano diventati la nuova frontiera del marketing è cosa nota, sia le aziende sia i privati curano la propria immagine telematica per poter ottenere migliori vendite, i primi, e maggior credibilità lavorativa, i secondi. Ma vi siete mai chiesti se qualcuno ha mai realmente trovato lavoro tramite i social? E, se si, che genere di lavoro? Ci sono delle controindicazioni nell’utilizzo di
Lavorare con Twitter? È possibile. No, non è uno scherzo e non si tratta neanche di Lercio. Il famoso social network da 140 caratteri e 500 milioni di utenti ha infatti recentemente lanciato il progetto #Twitter4Uni. Di cosa si sta parlando? Della prima iniziativa italiana di Twitter rivolta alle università, un contest rivolto agli studenti universitari con un premio finale molto
82mila strutture, 3 milioni di recensioni, 8 milioni di giudizi e quasi 90mila conversazioni sui social network. Sono stati questi i dati sfruttati da Travel appeal, una start up che per 18 mesi ha studiato i commenti scritti online da vari utenti e ha analizzato migliaia di enti vari tra hotel e ristoranti. L’obiettivo? Individuare la città col migliore “appeal”, la reputazione
I social network hanno invaso la nostra vita ormai, al punto tale che ogni nostro momento viene condiviso con foto, luoghi, video e quant’altro. Mancava come ultimo passaggio, trasmettere in streaming la nostra vita, per condividerla con i nostri followers. Ci ha pensato Twitter che ha comprato Periscope, un’applicazione ideata da Kayvon Beykpour e Joe Bernstein all’inizio
Ricordate i Teletubbies? Quegli omini colorati che vi hanno fatto compagnia prima di andare a scuola? Negli scorsi giorni un’immagine, diventata virale su Twitter, li mostrava in bianco e nero. Niente più colori sgargianti per gli abitanti di TeletubbyLandia, ma tinte inquietanti e un’ atmosfera sinistra che hanno rievocato il videoclip, realizzato nel 1988, della canzone “Atmosphere” dei Joy
Un punto di vista giovanile di fronte al flusso di informazione che ci bersaglia. Lo stato islamico non è un mero raduno di psicopatici guidati da Abu-Bakr al-Baghdadi. L’Isis, conosciuto anche come Islamic State of Iraq and Siria, è un gruppo religioso che crede risolutamente all’arrivo prossimo del giorno del giudizio. All’ideologia sacra di partenza è strettamente connessa una seconda