Dai dati Istat emergerebbe come troppo spesso i giovani italiani non riescano a ottenere un lavoro proporzionato ai propri studi. Tra i più svantaggiati i laureati in Science umane e sociali.
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Il turismo in Italia continua nella sua impennata anche in questa estate 2018. Tra le mete preferite dai turisti italiani e stranieri spicca tra tutte la Sicilia.
Nei dati sul livello di istruzione pubblicati dall'Istat si evidenzia come la percentuale di giovani che non studiano e non lavorano sia del 24,1%. Pochi i laureati in Italia, mentre resta alto il livello di abbandono degli studi in giovane età.
Continua la crescita inarrestabile della povertà tra le famiglie siciliane. Codacons: "Questa terra martoriata merita risposte".
I dati Istat sui "Not in education, employment or training" (Neet), rivelano una situazione molto grave, soprattutto nel Sud Italia.
Dall'ultimo Rapporto annuale dell'Istat non arrivano dati confortevoli. Sono sempre di più gli studenti che si trasferiscono e le nascite sono in calo.
Il dottorato di ricerca è il massimo grado di istruzione universitaria conseguibile, il cui scopo è formare ricercatori incentivando la pubblicazione di contributi scientifici e, mediante varie attività erogate nell'arco dei tre anni, avvicinare gli studenti in modo seminariale o laboratoriale al mondo della ricerca. Il titolo di dottore di ricerca è senza dubbio la prima tappa se si vuole
Leggiamo poco, ci laureiamo poco e il nostro ascensore sociale non funziona come dovrebbe: è il ritratto del nostro Paese che emerge da un recente studio condotto dall'Istat. Buone notizie arrivano per i laureati: chi ha un titolo di studio trova più facilmente lavoro e vive meglio.
I posti di lavoro sono aumentati nell'ultimo anno, ma le problematiche restano: la disoccupazione tocca una percentuale ancora molto alta e i salari sono estremamente bassi. Ecco due fattori negativi che emergono dal report della Diste Consulting, presentato nella sede dell'Assessorato all'Economia siciliana.
L’Istat ha reso noti i preoccupanti dati sulle donne vittime d’abuso nel mondo, spesso proprio sul posto di lavoro. Per la prima volta sono stati analizzati anche i casi di molestie rivolte a persone di sesso maschile.
Disoccupazione in calo e occupati in aumento: secondo gli ultimi dati Istat, rispetto allo scorso anno, i dati sul lavoro sono in miglioramento per i giovani.
Dopo il calo registrato nel mese di agosto la disoccupazione giovanile è nuovamente in aumento ed i posti fissi sono in diminuzione. Secondo gli ultimi dati raccolti dall’Istat sull’occupazione, il tasso generale di disoccupazione di settembre sarebbe rimasto invariato rispetto al mese precedente, attestandosi sostanzialmente stabile attorno all’11,1%. Nel particolare, si registra un lieve calo
L’istituto di statistica rende noto che nel mesi di luglio la disoccupazione giovanile sale al 35,5%: dato che però si accompagna ad un aumento degli occupati e ad un drastico calo degli inattivi. Da un lato crescono gli occupati, dall’altro cala il numero di chi non cerca lavoro: a luglio una crescita del tasso di disoccupazione dello 0,2 % rispetto a giugno. Un gran numero di persone alla
Le trasformazioni in corso nell’ambito dell’industria, dell’informatica, della robotica stanno rivoluzionando il contesto sociale ed economico in cui viviamo, a partire dal mercato del lavoro dove si verifica il declino di professioni storiche, soppiantate da altre maggiormente qualificate e all’avanguardia che rispondono alle esigenze di questa “quarta rivoluzione
Secondo l’ultimo report Istat ‘Il mercato del lavoro’ , nel primo trimestre 2017 aumentano gli occupati, con 52 mila persone al lavoro in più (+0,2%) rispetto al trimestre precedente e 326 mila in più (+1,5%) rispetto al 2016. Inoltre, il report indica che l’aumento tendenziale degli occupati riguarda i dipendenti (+343 mila), in meno di un terzo dei casi a tempo
Secondo i dati Istat di aprile, la disoccupazione è in calo dell’11,1%, ma le buone notizie riguardano solo gli over 50 e non toccano i giovani. Considerevole calo del tasso di disoccupazione in Italia. Secondo le ultime stime Istat, la disoccupazione, nel nostro Paese, è scesa all’11,1% con un calo di 0,4 punti percentuali su marzo e di 0,6 punti su aprile, toccando il minimo da settembre
Il fenomeno dell’emigrazione dal Sud verso il Centro-Nord dell’Italia ha in quest’ultimo periodo raggiunto dati importanti: in tanti per motivi di necessità economiche e lavorative sono costrette ad abbandonare il Mezzogiorno per cercare fortuna altrove. L’ISTAT ha proposto delle previsioni future riguardo il progredire di questo fenomeno. Nel report “Il futuro
In Italia si legge poco, ancora meno di quanto si faceva in passato. Questo quanto emerge dall’ultima analisi Istat presentata a “Tempo di Libri”, la fiera dell’editoria che si sta svolgendo in questi giorni a Milano. Nel Bel Paese, oggi ci sono oltre 4 milioni di lettori di libri in meno rispetto al 2010 e lo scorso anno sono state circa 33 milioni le persone che non
La disoccupazione cala, il numero degli occupati è stabile, si riduce il numero di coloro che cercano lavoro e aumentano gli inattivi: questi gli ultimi aggiornamenti dal mercato del lavoro in Italia Secondo gli ultimi dati Istat, a febbraio, il numero degli occupati in Italia è rimasto stabile rispetto a gennaio, confermandosi all’11,5% con 22.862.000 persone con un posto di lavoro e uno
I recenti dati dell’Istat rivelano una realtà sconfortante per l’Italia.Un italiano su cinque non sfoglia un giornale nemmeno una volta alla settimana e in un intero anno, nel 2016, non ha aperto un libro. Secondo il rapporto annuale tra Italiani e cultura, emerge che il numero degli italiani che non partecipa ad alcuna attività culturale è rimasto invariato rispetto al 2015
I dati Istat affermano che in Italia sono circa 7 milioni i giovani che vivono nella stessa casa dei genitori. Giovani tra i 18 e i 35 anni, tra i quali non solo studenti o disoccupati, ma anche lavoratori. La percentuale è tra le più alte tra tutti i paesi europei: se infatti in Europa si ha una media del 48% circa, l’Italia sfiora ben il 62,5% di giovani non ancora indipendenti dai
In Italia vengono stampati sempre più libri ma si riduce il numero di lettori. Leggere un libro, cartaceo o digitale che sia, gioca un ruolo fondamentale nella crescita della persona e nello sviluppo di capacità e competenze che altrimenti rimarrebbero non sviluppate, non flessibili o comunque poco efficienti. Leggere libri con regolarità è il modo più semplice per accrescere quello che