In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, cogliamo lโopportunitร per ricordare cinque donne catanesi importanti che la grande Storia ha spesso dimenticato o accantonato.
A chi non รจ mai capitato, da bambini, tra i banchi di scuola, di sfogliare un libro di storia e chiedersi: โE le donne?โ. Perchรฉ la grande Storia รจ piena zeppa di grandi ed eroiche figure maschili, mentre nessuna donna viene mai menzionata se non come specchio e supporto dellโuomo? Politiche, astronaute, scrittrici, scienziate, filosofe, ingegnereโฆ Di donne che hanno fatto la Storia ce ne sono moltissime, la maggior parte di esse perรฒ รจ stata dimenticata o lasciata da parte.
Uno degli infiniti volti del sessisimo, infatti, รจ quello che cancella le donne dalla storia, dalla filosofia dallโarte, con la complicitร di un linguaggio che nega la soggettivitร femminile inglobandola in un maschile neutro universale.
Nonostante se ne stia lentamente prendendo coscienza, ben poco รจ stato fatto, negli anni, per colmare questa grande lacuna: nei libri di storia, le donne sono ancora vittime dellโoblio come se non fossero state anchโesse parte delle rivoluzioni nelle piazze, voci attive nei circoli intellettuali, personalitร forti nei movimenti politici, figure di spicco nellโarte, nella letteratura, nella scienza; e negli spazi pubblici intitolati alle donne figurano solo nomi di sante o martiri che perpetrano uno stereotipo di donna naturalmente predisposto alla cura dellโaltro e allโabnegazione.
Oggi, perรฒ, cโรจ la necessitร impellente di scrivere tuttโaltra Storia. Liveunict vi proponeย cinque figure femminili importanti per la storia della cittร di Catania:
- Giuseppa Bolognara Calcagno: meglio nota come โPeppa โa cannuneraโ, รจ stata una patriota italiana. Coinvolta nei moti rivoluzionari del 1860, nel corso di un’insurrezione antiborbonica tra le vie catanesi, con un piano geniale Peppa riuscรฌ a impadronirsi di un cannone incustodito e a colpire l’esercito borbonico. Scappata dal luogo dello scontro, riuscรฌ a portare in salvo anche il cannone fino a Mascalucia. Peppa decise, poi, di prendere parte alle nuove battaglie per lโespugnazione di Siracusa, sotto la bandiera del re Borbone Francesco II: si tolse gli abiti femminili e indossรฒ quelli maschili. Da quel momento in poi, Peppa deciderร di non indossare piรน gonne o indumenti femminili, passando gran parte del suo tempo nelle caserme a fumare e a bere.
- Goliarda Sapienza: sebbene assente dalla maggior parte dei programmi scolastici e di quelli universitari, รจ una delle scrittrici piรน importanti del Novecento. Personalitร tuttโaltro che โlineareโ, attrice prima e scrittrice poi, Sapienza apparteneva ad una famiglia rivoluzionaria che la portรฒ a crescere in un clima di totale libertร dai vincoli sociali. Modello di una soggettivitร femminile diversa dallo stereotipo, il suo romanzo piรน importante รจ โLโarte della gioiaโ: ambientato a Catania, racconta la vita di Modesta che, rifiutando il destino impostole, decide di vivere in libertร . Grazie al collettivo femminista RivoltaPagina, nel 2015, a Goliarda Sapienza รจ stata intitolata una piazzetta nei pressi di via delle Belle, a San Berillo.
- Andreana Sardo: nipote di Giovanni Sardo, docente dellโUniversitร di Catania e bibliotecario generale, il 6 aprile del 1849, salvรฒ il Palazzo centrale dellโUniversitร di Catania e la sua biblioteca da un incendio. Durante la repressione dellโesercito borbonico, il primo pensiero di Andreana andรฒ a quellโedificio, importante centro di aggregazione e di cultura, e cosรฌ convinse il comandante borbonico a farsi dare una truppa di soldati per spegnere lโincendio, salvando cosรฌ il cuore della cultura della cittร di Catania. Oggi esiste una targa allโinterno del Palazzo a ricordarla, una targa sbiadita che ricorda il suo โvirile coraggioโ. Lโobiettivo del collettivo femminista RivoltaPagina รจ, perรฒ, quello di dedicarle lโintera sala di lettura della biblioteca regionale del Palazzo Centrale.
- Carmelina Naselli: letterata, etnologa e bibliotecaria catanese, รจ stata la prima docente universitaria donna in Italia. Dal 1949 al 1964 ha insegnato presso la facoltร di Lettere dell’Universitร di Catania Storia della letteratura italiana, Filologia romanza, Letteratura delle tradizioni popolari ed infine Storia delle tradizioni popolari. Naselli conduceva, inoltre, una vita culturale molto attiva, tenendo conferenze, collaborando a giornali e riviste. Fu presidente del comitato catanese della Societร Nazionale “Dante Alighieri” e della Societร di Storia Patria per la Sicilia Orientale, di cui curรฒ la biblioteca, tenne per molti anni la carica di segretaria e diresse dal 1954 la rivista ยซArchivio storico per la Sicilia orientaleยป. Il comune di Catania le ha intitolato una via nella zona di San Giovanni Galermo.
- Felicia Filomena Cacia: sorella di Ignazio Cada, custode dellโosservatorio meteorologico di Catania, nel 1940 prese il posto del fratello quando fu chiamato in guerra. Per cinque anni, Cacia gestรฌ lโosservatorio, occupandosi della lettura e della catalogazione di tutti i dati. Nel 1945 verrร licenziata ottenendo unโindennitร di bombardamento. Anche in questo caso, le RivoltaPagina hanno chiesto al direttore del dipartimento di Scienze Umanistiche che venga riconosciuto il merito di Cacia con lโintitolazione del giardino di via Biblioteca.
Quelli citati sono solo alcuni dei nomi che meriterebbero di essere menzionati: la cittร di Catania puรฒ vantare moltissime figure di donne illustri e non che si inseriscono allโinterno del variegato panorama siciliano e italiano. Tra le altre donne siciliane, ricordiamo anche Nina Siciliana, Bella di Paija, Franca Viola, Ottavia Penna Buscemi, Giuseppina Turrisi Colonna, Virdimura da Catania.