Il Consiglio di Stato ha accolto le tesi difensive dello studio legale Leone-Fell a favore degli studenti che lo scorso anno non hanno potuto immatricolarsi nella facoltà di Medicina. A distanza di un anno e quasi contemporaneamente ai risultati ottenuti ai test d’ammissione 2016 arrivano buone notizie per coloro i quali non erano rientrati nelle graduatorie dello scorso anno accademico.
Il Consiglio di Stato ha accettato i ricorsi presentati dallo studio legale Leone-Fell per l’illegittimità della chiusura delle graduatorie. Questa decisione comporterà la riapertura delle graduatorie e l’ammissibilità dei ricorrenti e non. Le immatricolazioni bloccate dal Miur all’inizio dell’anno mediante il blocco graduatorie sono state, dunque, riaperte in quegli atenei dove sono rimasti dei posti vacanti rispetto a quelli previsti nel bando di ammissione. Il CdS ha accolto la difesa dello studio legale riconoscendo: “la mancata utilizzazione dei residui posti – a tali date ancora disponibili presso ciascuna università – conseguente a tale d.m. può ragionevolmente imputarsi a disfunzioni dell’amministrazione, piuttosto che a omissioni dei candidati”.
La stima dei posti liberi è stata effettuata dallo Studio Leone sulla documentazione di cui disponeva, poiché il Miur non ha inviato la documentazione richiesta, e ha portato al calcolo dei posti residui.
Potranno accedere ai posti liberi coloro i quali si trovano in una posizione ottimale in graduatoria e con un punteggio di ammissibilità. Coloro i quali si immatricoleranno accedendo alla graduatoria 2015 avranno inoltre perso un anno, ma si parla già di una richiesta di risarcimento nei confronti del ministero.
Per quanto riguarda gli Atenei siciliani il quadro messo a disposizione dallo Studio legale prevede la possibilità d’accesso solo nelle Università di Messina e Palermo, mentre nessun posto libero nell’Ateneo di Catania.