Il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, in occasione dell’adunanza tenutasi gli il 2 e 3 marzo scorsi, ha approvato la mozione proposta dall’ADI con cui è stato chiesto al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di intervenire al fine di garantire una durata effettiva del dottorato, non inferiore ai tre anni.
Nonostante il dottorato per legge non possa avere una durata inferiore a tre anni, molte volte, in alcuni atenei italiani accade il contrario, e, ad esempio, i dottorandi del XXIX ciclo non solo hanno iniziato il dottorato in ritardo rispetto ai termini previsti dalla nuova normativa, ma sono stati anche costretti a consegnare la tesi con 3\4 mesi d’anticipo rispetto alla durata dei tre anni.
Nella lettera è stato chiesto inoltre che il MIUR conceda una proroga ai termini di chiusura del XXIX ciclo di dottorato in accordo con l’effettiva data di avvio della stessa e che garantisca in tutti i casi possibili (tfa, maternità, problemi di salute) una durata effettiva del corso di dottorato non inferiore a tre anni per ciascuno dei singoli dottorandi.
Grazie alla mozione accolta dal Miur tutti i dottorandi avranno la certezza di svolgere l’effettivo lavoro di ricerca per tre anni e nessun ateneo o collegio di dottorato potrà ridurne la durata. A comunicare la decisione è stato il Miur attraverso una nota diramata a tutti gli atenei italiani.