La festa di Sant’Agata ha un segno distintivo: un logo tutto nuovo che è strettamente correlato alla festa in sé e non a Sant’Agata, tiene a precisare il suo ideatore, il presidente del Comitato dei festeggiamenti Francesco Marano: “Non la Santa, per carità, non ne ha bisogno e si presenta da sola. E’ solo il logo della Festa di Sant’Agata, che è un unicum al mondo e che ha bisogno di essere riconosciuta”.
Un’iconografia dallo stille cinquecentesco, rielaborata da una fotografia che ritrae il il capo incoronato. Alla base del busto, poi, è presente la scritta in oro brunito “Festa di Sant’Agata”.
«Per ora – spiega il dott. Marano – il logo campeggerà sul programma ufficiale della festa che sarà scaricabile dal sito del Comune. Ma prevediamo di utilizzare questo logo anche per gli inviti alle varie manifestazioni che caratterizzano questo lungo mese di celebrazioni e per altri simili usi».
Si tratta di dare un tocco di modernità a una festa ricchissima di tradizione e storia. Un ponte essenziale tra passato e presente.
Ricordiamo che la sera del 31 gennaio, oltre alla consueta accensione della lampada votiva, della consegna della Candelora d’oro a Rossella Fiamingo e il tradizionale omaggio floreale dei vigili del fuoco, ci sarà anche un video mapping (di Fabrizio Villa) proiettato sulle facciate dei palazzi della piazza e, a concludere, la Notte bianca dei musei e del commercio fino alle 24.