Pensioni 2026: Dal prossimo anno gli importi delle pensioni subiranno un aumento rispetto al 2025. A confermarlo è l’INPS, che ha ufficializzato una rivalutazione pari almeno all’1,4%, legata all’andamento dell’inflazione. Come avviene ogni anno, l’Istituto nazionale di previdenza sociale ha diffuso una circolare con tutte le indicazioni operative, comprese le date di pagamento delle pensioni 2026, proprio mentre il governo Meloni è intervenuto sul capitolo previdenza all’interno della Manovra 2026.
L’adeguamento degli assegni riguarda tutte le dodici mensilità e rappresenta un passaggio importante per milioni di pensionati, soprattutto per chi percepisce trattamenti medio-bassi.
Le regole per i pagamenti mensili
La normativa vigente stabilisce che il pagamento delle pensioni avvenga il primo giorno bancabile del mese. Tuttavia, quando questa data coincide con un giorno festivo o con il fine settimana, l’erogazione slitta al primo giorno utile successivo.
Esiste inoltre una differenza tra chi riceve la pensione tramite uffici postali e chi tramite banche. Poste Italiane opera dal lunedì al sabato, mentre gli istituti di credito solo dal lunedì al venerdì. Di conseguenza, se il primo giorno bancabile cade di sabato, i pensionati che si appoggiano alle Poste riceveranno l’accredito in anticipo rispetto a chi ha il conto in banca.
Il calendario dei pagamenti pensioni 2026
Il primo mese dell’anno rappresenta un’eccezione importante. Il 1° gennaio 2026 è Capodanno, quindi giorno festivo. Per questo motivo:
- pagamento alle Poste: sabato 3 gennaio 2026
- pagamento in banca: lunedì 5 gennaio 2026
Altri disallineamenti tra Poste e banche sono previsti a maggio e agosto. A maggio, per via della Festa dei Lavoratori (1° maggio), l’accredito alle Poste avverrà il 2 maggio, mentre per le banche il 4 maggio. Ad agosto, invece, le Poste pagheranno sabato 1° agosto e le banche lunedì 3 agosto.
Negli altri mesi del 2026 le pensioni verranno pagate il 1° giorno ad aprile, giugno, luglio, settembre, ottobre e dicembre, mentre slitteranno al giorno 2 nei mesi di febbraio, marzo e novembre.
Quanto crescono gli assegni
Dal 1° gennaio 2026 le pensioni saranno rivalutate dell’1,4%, salvo eventuali conguagli legati alla perequazione definitiva di fine anno. Con l’aumento, il trattamento minimo salirà a 611,85 euro mensili.
Incrementi sono previsti anche per le pensioni inferiori al minimo, che beneficeranno di un aumento dell’1,3%, portando l’importo a circa 619,8 euro. Si tratta di un adeguamento che punta a tutelare maggiormente i redditi più bassi, in un contesto ancora segnato dall’aumento del costo della vita.
Pensioni 2026 e novità della Manovra
La Manovra 2026 introduce anche diverse novità previdenziali. È previsto un aumento graduale dei requisiti per andare in pensione a partire dal 2027, con alcune esclusioni per i lavoratori impegnati in attività gravose o usuranti. Confermata invece la proroga dell’Ape sociale e del cosiddetto bonus Giorgetti fino alla fine del 2026.
Tra le modifiche più discusse, lo stop alla possibilità di cumulare contributi INPS e fondi pensione per l’uscita anticipata a 64 anni nel sistema contributivo.












