Quest’oggi Catania si è svegliata nel torpore. Non solo a causa delle continue eruzione dell’Etna che in questi giorni è stata resa spettacolare dalle tante foto, ma anche per tre scosse di terremoto avvertite in mattinata.
Una prima scossa è stata avvertita alle ore 10:32 di magnitudo 2.9, a 0.0 km di profondità, praticamente in superficie, la successiva di magnitudo 3.8 delle ore 10:28 e l’ultima alle ore 11:53, di magnitudo 3.2 ad appena 2.1km di profondità. Scosse che vengono distintamente avvertite dalla popolazione dell’area Etnea. La scossa è stata avvertita a Reggio Calabria, Messina e nei paesi dell’Etna: Linguaglossa, Maletto, Zafferana.
Il ‘movimento’ della faglia della Pernicana, sul versante nord-nord-est dell’Etna, sta provocando uno sciame sismico con una ventina di scosse sul vulcano. La profondità dell’epicentro, quasi superficiale, compresa tra 0 e 2 chilometri, degli eventi collega i terremoti dall’attività eruttiva dell’Etna. Esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania stanno monitorando il fenomeno e verificando anche le deformazioni al suolo. Si sono avute notizie di strade dell’Etna che presentano delle ‘lesioni’. Gli eventi sono stati avvertiti in alcuni paesi alle pendici dell’Etna, ma, al momento, non sono segnalati danni a cose o persone.
La Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile continuerà a seguire l’evolversi della situazione in contatto con l’Ingv e le locali strutture di protezione civile.