Nonostante il clima di incertezza economica e le preoccupazioni legate ai dazi commerciali, la voglia di viaggiare degli italiani è in netta ripresa. È quanto emerge dall’Osservatorio Turismo Confcommercio, realizzato in collaborazione con Swg, secondo cui saranno oltre 21 milioni i cittadini in movimento tra aprile e maggio. Le partenze complessive supereranno quota 27 milioni, considerando che molti approfitteranno delle combinazioni tra le vacanze pasquali e i ponti primaverili per concedersi più di un viaggio. Rispetto allo stesso periodo del 2024, si registra un aumento significativo della propensione alla pianificazione anticipata e dell’intenzione di partire, segno di un rinnovato slancio verso il turismo nonostante le difficoltà.
Brevi fughe, mete vicine: mare e città d’arte trainano il turismo
Le vacanze programmate dagli italiani per questa primavera saranno principalmente di breve o media durata, pensate per una pausa rigenerante più che per una lunga villeggiatura. Si viaggerà soprattutto in coppia, e si punterà su mete italiane, con una netta preferenza per località di mare e grandi città d’arte. Tra le regioni più gettonate spicca la Toscana, indicata come la destinazione ideale sia per brevi weekend che per vacanze più estese. Le strutture ricettive preferite restano alberghi e bed & breakfast, anche se una parte degli italiani opterà per seconde case o ospitalità da amici e parenti. Per chi sceglie l’estero, la tendenza si orienta su Spagna e Francia, mete vicine e culturalmente affini, raggiungibili facilmente e a costi contenuti.
Il turismo riparte ma i dazi pesano sulla fiducia delle famiglie
Nonostante i segnali positivi, le incertezze economiche legate ai dazi preoccupano gli operatori del settore. Come sottolineato da Manfred Pinzger, vicepresidente di Confcommercio con delega al Turismo, è necessario tutelare una ripresa che si sta finalmente consolidando: “I numeri sul turismo in vista della Pasqua e dei prossimi Ponti sono incoraggianti e confermano una voglia diffusa di spostarsi, soprattutto all’interno del nostro Paese. Tuttavia, i dazi e le tensioni economiche globali rischiano di minare la fiducia delle famiglie, incidendo negativamente sulla domanda turistica”. Confcommercio invita quindi a una strategia nazionale chiara e lungimirante, in grado di proteggere il comparto turistico e i servizi di mercato, considerati motori fondamentali della crescita economica italiana.













