Questa mattina si è svolto un incontro tra il rettore Giacomo Pignataro, anche nella veste di presidente pro-tempore del Coordinamento regionale delle università siciliane, e l’assessore regionale alla Sanità Baldo Gucciardi.
All’incontro, a cui ha preso parte anche il presidente della Scuola di Medicina Francesco Basile, sono stati affrontati i temi generali del rapporto tra università e Servizio sanitario regionale: un rapporto che è stato riaffermato come “centrale” al fine di contribuire a innovare e migliorare l’efficacia dei servizi resi ai cittadini e, allo stesso tempo, garantire percorsi assistenziali sostenibili nel tempo.
L’assessore Gucciardi e il rettore Pignataro hanno sottolineato “l’importanza che la formazione dei medici e degli operatori sanitari riveste per i processi di innovazione che interessano il nostro sistema sanitario regionale e, conseguentemente, l’impegno per sostenere tale formazione anche attraverso la ricerca di strumenti di supporto finanziari, quali quelli europei”, da valutare congiuntamente all’assessore competente.
L’assessore Gucciardi è stato informato sugli importanti progetti in corso di realizzazione nell’Azienda ospedaliero-universitaria “Policlinico – Vittorio Emanuele” di Catania: dal completamento e prossima apertura del Pronto soccorso del Presidio Gaspare Rodolico, al completamento del cosiddetto “Serpentone” presso lo stesso presidio, al nuovo ospedale San Marco.
“Si tratta di interventi che cambieranno in modo significativo l’organizzazione e la struttura dell’Azienda – ha osservato il rettore – e che potranno ulteriormente qualificare le attività istituzionali di didattica e ricerca dell’Università di Catania. Allo stesso tempo, si evidenziano delle criticità che dovranno essere adeguatamente e tempestivamente affrontate”.
L’assessore Gucciardi ha, quindi, condiviso con il rettore l’esigenza di programmare, in breve tempo, un incontro specifico sulla situazione dell’Azienda ospedaliero-universitaria catanese, insieme al direttore generale dell’Azienda, oggi assente per impegni istituzionali all’estero, e con il coinvolgimento di tutti gli attori politici e istituzionali interessati.